Per il Bari si prevede un mese di febbraio ad alta tensione

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Si prevede un periodo ad alta tensione per il Bari che in 34 giorni, a partire dal 23 prossimo, dovrà affrontare ben 9 gare, e in soli 15 giorni ben 4 trasferte. Insomma davvero un pericoloso arco temporale per una squadra che dovrebbe vincere il campionato e che, in teoria, deve essere superiore a tutto e a tutti, davvero un periodo che lo metterà a dura prova sia dal punto di vista fisico che in quello nervoso, ma è anche vero che una squadra di qualità come quella biancorossa è proprio in questi momenti che deve uscire il meglio di sé, e riteniamo che la stessa abbia i numeri per farlo.

Purtroppo la rosa (per tutti) è composta da solo 23 giocatori eliminando i due portieri di riserva, e tra squalifiche in vista (sono ben otto i diffidati), infortuni e quant’altro, Mignani dovrà davvero pescare qualcosa di efficace dal cilindro per uscirne quanto meno indenni anche se, parliamoci chiaro, occorre nel contempo anche una continuità di vittorie per tenere a bada le inseguitrici al momento distanti da soli sette punti che potrebbero essere tanti ma anche pochi, a seconda da come la si vuole interpretare. Certo, il Bari non è né la Reggina e né la Ternana, è una squadra forte, si, molto forte sotto tutti i punti di vista, l’abbiamo ammirata ad Avellino e a Palermo con due prestazioni da super squadra, ma è come se le mancasse il proverbiale centesimo per fare un euro.

E questo vero e proprio tour de force non è gradito alla società che ovviamente, non può far altro che prenderne atto, accettare mestamente e cristianamente la realtà.

Certo, Polito nel frattempo innesterà forze fresche e nuove al posto di quei giocatori che, fino adesso, hanno brillato poco e che non hanno avuto spazio, ma il numero della rosa rimarrà sempre quella, e con 23 giocatori a disposizione dovrà barcamenarsi nelle varie tane di Monopoli, di Catanzaro, di Torre del Greco, di Foggia e di Taranto, senza dimenticare le altra tane solo sulla carta abbordabili e, ovviamente, tenendo presente che ci sono anche le gare al San Nicola da onorare possibilmente con vittorie.

Di Cesare sta facendo davvero miracoli in tal senso perché solo due mesi fa, a seguito di un brutto infortunio, si è operato al ginocchio, e solo da ieri si è unito al gruppo ufficialmente. Dunque, a occhio e croce, tenuto conto della necessità di ritrovare il ritmo partita, riteniamo che entro un mesetto dovremmo rivederlo di nuovo in campo con la fascia di capitano. Ciò non toglie che Polito dovrà necessariamente reperire un altro difensore centrale perché tre son pochi là dietro tenendo presente anche che Celiento, che sta disimpegnandosi benissimo, è un adattato, e Gigliotti fino adesso non è che abbia convinto fino in fondo.

E Di Cesare potrebbe essere davvero il primo rinforzo di gennaio. Potrebbe esserlo anche Di Gennaro che può trovare spazio da gennaio in poi complice anche la squalifica di Maita nella prossima gara, e si sa che se solo l’ex serie A dovesse effettuare il classico partitone, difficilmente Mignani lo terrà fuori, nel calcio funziona così, è risaputo, poi Maita, che riteniamo insostituibile, potrebbe cavarsela bene da mezzala. Ma si sa, il giocatore è padrone di se stesso e se non se la sente di continuare l’avventura in biancorosso è bene che abbandoni la nave in tutta serenità. Naturalmente a patto che il DS reperisca un altro degno sostituto.

Nel frattempo Andreoni è molto vicino al Pordenone, mentre sembra raffreddarsi la pista che porta Semenzato sempre tra le fila dei ramarri.

Massimo Longo

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