Il numero uno del tennis mondiale è anche una macchina da soldi. Ma cosa succederà dopo la disavventura australiana?

Clive Brunskill

Novak Djokovic è certamente il personaggio del momento. Comunque la si pensi, ciò che ha combinato per andare a disputare gli Australian Open di tennis, pur non essendosi vaccinato contro il Covid-19, si sta tramutando in un pericoloso boomerang. Pensava di farcela, ora rischia la galera, diverse multe e una squalifica di tre anni che di fatto metterebbe fine anticipatamente alla sua carriera.

Il suo patrimonio

Novak Djokovic è certamente il tennista più forte del momento. Non è amato come Roger Federer o Rafa Nadal, ma gli è riconosciuta universalmente una leadership che, senza il caos Australia, non sarebbe stata messa in discussione ancora per diversi anni.

Primo nella classifica dell’Association of tennis Professionals (ATP), Novak Djokovic ha già intascato nella sua carriera un totale di 149.810.010 dollari. Questo solo «sul campo», soldi ottenuti grazie alla partecipazione e molto spesso alla vittoria di tornei importantissimi e altrettanto ricchi.

Solo nel 2021, il serbo si è messo in tasca circa di 3 milioni di dollari. Vi sembra molto? Beh forse lui ci è rimasto pure male perché l’anno prima aveva chiuso il bilancio (nonostante lo stop dei tornei a causa della pandemia) con 3.979.476 dollari in cassaforte. 

Ma il boom economico del tennista più in vista del momento è datato 2019, quando nel suo portafoglio sono finiti ben 45.6 milioni di dollari, 18.5 grazie a i tornei, il restante per le sponsorizzazioni.

Novak, infatti, guadagna una valanga di soldi anche quando non gioca. Tra i suoi principali sponsor ci sono la società di comunicazioni Telekom Serbia, quella di alimenti per la nutrizione Fitline, la catena di supermercati Konzum, i marchi automobilistici Mercedes-Benz e Peugeot, l’orologeria Hublot e la compagnia aerea Air Serbia.