Cina e Russia alleate, mossa strategica o nuova sfida?

I trattati sino-russi offrono vantaggi strategici ad entrambi gli Stati, viste le recenti controversie con gli USA di Biden e la russofobia dilagante in alcuni Paesi occidentali. Ma è tutto roseo per Putin in questa partnership?

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Un evento, da molti analisti considerato oramai inevitabile, si è verificato durante le Olimpiadi di Pechino 2022: Cina e Russia hanno ufficializzato l’importante alleanza politica e militare siglata. L’obiettivo, dichiarato, è quello di contrastare l’espansionismo della NATO verso ovest (sèguito pratico di un decennale atteggiamento imperialista provocatorio, per cui fare – almeno – il mea culpa di quanto prodotto), segnando una tappa significativa nelle dinamiche geopolitiche mondiali.

Questa mossa di avvicinamento tra Pechino e Mosca sembrava scontata, dato il contesto di tensioni tra Russia e Occidente, in particolare con gli Stati Uniti d’America. L’isolamento della Russia, dopo la fine dell’era sovietica, a lungo andare ha probabilmente indotto il Paese a cercare nuove opportunità di collaborazione e di sostegno internazionale. Ma a che prezzo?

Gelo siberiano

Mentre il PIL della Cina ha raggiunto negli anni, infatti, livelli paragonabili a quelli degli Stati Uniti, l’economia russa ha avuto un percorso meno luminoso, sviluppandosi in cifre confrontabili con quelle italiane. Questa disparità di portafoglio potrebbe “sprofondare” Mosca in una posizione di dipendenza dal Dragone, eventualità che solleverebbe alcune preoccupazioni riguardo alla sovranità nazionale e alla stabilità globale (anche se, occorre ricordare, la Russia dispone comunque di un comparto armamenti ottimo e, di gran lunga, migliore di quello cinese).

Un altro interrogativo fattuale riguarda la regione della Siberia, terra ricca di risorse naturali e, soprattutto, contesa tra Russia e Cina per secoli. La recente firma dell’accordo per un gasdotto comune tra le due nazioni potrebbe comportare importanti concessioni per la Russia e, legittimamente, sollevare critiche riguardo alla tutela dei propri interessi territoriali.

La crescente presenza, non solo economica, di Pechino in Siberia – in particolare già a partire dagli anni ’90, quando i cinesi cominciarono ad ottenere i permessi per gestire i campi abbandonati, in seguito alla deriva del progetto sovietico di collettivizzazione delle fattorie – ha portato in questa zona molte controversie, vista l’affluenza smisurata di immigrati dall’est, fenomeno che ha destato apprensione tra la popolazione locale. Uno scenario che già da tempo, dunque, ha alimentato proteste contro il governo di Putin nella regione, manifestazioni che si sono intensificate in seguito ad alcuni incendi del 2021 che, pare, fossero stati commissionati da aziende partecipate cinesi, “golose” di quei terreni.

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È tutto un equilibrio…

Storicamente Mosca, dimostratasi inconquistabile da ovest sia per Napoleone che per Hitler, ha avuto maggiori sfide da affrontare sul lato orientale rispetto a quello occidentale, come hanno dimostrato l’invasione mongola del 1237 – unica circostanza in cui la Russia fu realmente occupata per più di due secoli (fino al 1480) – e la guerra russo-giapponese del 1904. Eventi agli annali che portarono alla luce la necessità per l'”Orso russo” di proteggere in maniera continuativa e attiva sia la sovranità che i confini nazionali.

La Cina, quindi, con un passato militare caratterizzato da strategie sottili e tattiche di sottomissione, spesso applicate senza nemmeno ricorrere a conflitti diretti (e dettate, invece, dall’applicazione del “Manuale bellico di Sun Tzu” che recita: “Il migliore è colui che vince senza dar battaglia“ o, ancora, ”Nell’operazione militare vittoriosa, prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia”), richiederebbe comunque una vigilanza attenta da parte russa, per non rischiare di perdere la propria autonomia economica e politica, in seguito ad un’eventuale progetto di colonizzazione culturale asiatico.

In conclusione, l’alleanza sino-russa rappresenta sicuramente una mossa impattante per affrontare le sfide geopolitiche contemporanee, ma Putin non dovrebbe affrontare con leggerezza le conseguenze di questi patti, per non cascare in una subalternità finanziaria che lo potrebbe costringere a mettere in gioco i propri interessi territoriali, in particolare quelli riguardanti la zona nord-orientale della Siberia. Viceversa, la Cina potrebbe assicurarsi subdolamente gran parte delle immense risorse moscovite rendendo, ipoteticamente, addirittura la Russia intera un’ennesima provincia del proprio “Impero economico“, e fare del suo governatore un nuovo vassallo a gettone (come accadde altrove, più o meno, tra inglesi e indiani). La situazione richiede, quindi, la ricerca di un mirato equilibrio tra la volontà di cooperazione internazionale e la salvaguardia dei propri tornaconti geoterritoriali, per entrambi gli Stati. Solo il futuro, comunque, potrà dire quale sarà l’esito di questa complicità per ambedue le nazioni coinvolte e se un popolo, che nella storia è sempre stato orgoglioso della propria indipendenza tout court, sarà destinato – in maniera più o meno consapevole – a diventare “suddito finanziario” di un altro più oculato di lui.

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Fonti:

Sito web della BBC (editore e società concessionaria britannica in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo nel Regno Unito);
Sito web di Geopolitica.info (Centro Studi e luogo di incontro per lo studio della geopolitica e delle relazioni internazionali);
Nation Master (Database di statistiche che offre un’ampia directory di variabili a scopo di confronto e un’ampia gamma di indicatori economici e demografici);
Voa (“Voice of America”, testata giornalistica internazionale);
Formiche (Progetto culturale ed editoriale con testata quotidiana online);
The Guardian (Testata giornalistica internazionale);
Il Manifesto (Testata giornalistica nazionale);
Voa (“Voice of America”, canale video su YouTube);
Wikipedia (enciclopedia libera con sito web);
Pensiero Critico (Sito web a cura di Franco Mattarella);
Sito web di Professione finanza (holding SRL e società certificata di formazione in ambito finanziario per l’ideazione, la progettazione, l’organizzazione, l’erogazione di corsi di formazione e per la valutazione delle competenze in ambito finanziario, assicurativo, economico, manageriale e patrimoniale);
Kings and Generals (canale video su YouTube dedicato alla storia militare).

Antonio Quarta

Redazione Il Corriere Nazionale

Corriere di Puglia e Lucania

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