Aperta inchiesta sulla morte del biologo no vax Trinca

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Il fascicolo della Procura di Perugia ipotizza il reato di omicidio colposo. Cantone: Trinca “risultava, da altre indagini, destinatario di esenzione da vaccino”.

 

© Claudia Greco / AGF – Una manifestazione di No Vax a Milano

AGI – La Procura della Repubblica di Perugia ha aperto un fascicolo sulla morte del biologo no vax Franco Trinca, recentemente deceduto all’ospedale di Città di Castello dopo alcuni giorni di ricovero. Il fascicolo ipotizza il reato di omicidio colposo. Eseguita a Roma l’autopsia, esame irripetibile che ha l’obiettivo, come spiega il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, di accertare con esattezza le cause del decesso di Trinca, tra i fondatori del movimento ‘Uniti per la libera sceltà che riunisce diverse associazioni contrarie al vaccino anti covid. Trinca “risultava, da altre indagini, destinatario di esenzione da vaccino“.

“L’accertamento si è reso necessario per comprendere se le situazioni che avevano giustificato l’esenzione fossero effettive e, in caso contrario, se il decesso, eventualmente riconducibile al Covid, potesse essere riconducibile all’omessa somministrazione”, conclude il procuratore Cantone. Nel frattempo, i carabinieri del Nas di Perugia hanno acquisito la cartella del biologo deceduto lo scorso 4 febbraio.

I militari dell’Arma, oltre agli approfondimenti sulla morte di Trinca, stanno eseguendo accertamenti su circa 800 pazienti che risultano esenti dal vaccino.

 

 

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