Rossini Grand Hotel

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Il Teatro Sperimentale di Pesaro rinnova l’appuntamento con la danza per la stagione 2022 su iniziativa del Comune, di Amat-Platea delle Marche e con il contributo di Regione Marche e MiC.

Giovedì 24 febbraio (l’anteprima giovani si è svolta il giorno precedente) in occasione dell’inaugurazione del calendario del ‘Buon (non) Compleanno Rossini’  (23 febbraio-6 marzo) la giovane Compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre si è immersa nella lirica del compositore pesarese trasportando il pubblico con ‘Rossini Grand Hotel’ all’interno di un albergo festoso e visionario.

Lo spettacolo – a Pesaro in prima assoluta al termine di una residenza di allestimento – gioca con la molteplicità di storie e caratteri creati dal genio artistico di Rossini: nelle sale di un Grand Hotel, in una sera di festa, personaggi provenienti da mondi diversi si incontrano per dare vita a situazioni e atmosfere variegate. Spaziando dall’opera buffa a quella seria (senza tralasciare il periodo semiserio) i ballerini si cimentano con le diverse possibilità espressive offerte dal mondo rossiniano (dalla comicità alla tensione più emotiva) mostrando una poliedricità di spessore, da sempre cifra stilistica del lavoro di Kataklò. Le coreografie sono firmate da Giulia Staccioli e Vito Cassano.

Conoscere il patrimonio culturale italiano è di basilare importanza per un performer e lavorare su opere e musiche di tale caratura permette ai danzatori di accostarsi ad un bagaglio artistico fondamentale per la loro formazione. Rossini Grand Hotel vuole essere uno spettacolo fresco che attraverso un linguaggio semplice e accattivante, in pieno stile Kataklò, avvicini alla cultura anche il pubblico più tenero. Uno spettacolo di giovani per giovani’: queste le parole di Giulia Staccioli, direttrice artistica della storica compagnia, dell’Accademia di formazione e del nuovo young ensemble GCK.

Kataklò è una compagnia italiana di danza acrobatica fondata nel 1996 da Giulia Staccioli, ex finalista olimpica a Los Angeles (1984) e Seul (1988).

Conclusa l’attività agonistica Giulia si trasferì a New York, dove frequentò gli Alvin Ailey Studios e entrò per tre anni nella compagnia americana Momix, guidata da Moses Pendleton. Tornando in Italia fondò Kataklò nel 1996 assumendo il ruolo di regista, coreografa e direttrice artistica della compagnia che ha ricercato un tratto coreografico originale, basato sul gesto e sul linguaggio del corpo. Il nome viene dal greco antico e significa ‘io ballo piegandomi e contorcendomi’.

Lo stile di Kataklò si basa, ovviamente, sulla preparazione atletica e sulla tecnica di danza degli interpreti, che praticano un impegnativo allenamento fisico.

Dal 2010 la compagnia ha la propria sede operativa presso DanceHaus Susanna Beltrami di Milano.

In occasione dei Giochi olimpici invernali di Torino (2006)  ha preso parte alla Cerimonia di apertura, il 10 febbraio. Suo compito era quello di realizzare la coreografia di una delle parti del grandioso spettacolo.

La struttura della scena è stata realizzata a Milano; la musica è stata appositamente scritta da Michele Centonze e Stefano Nanni; i costumi sono stati curati da Gabriella Pescucci.

Tramite la collaborazione con lo scenografo Mark Fisher, il progetto è diventato una struttura complessa, nata da uno studio ingegneristico di quasi un anno. I cinque cerchi che ne fanno parte sono in realtà cinque ascensori di 7 metri di diametro, che arrivano a 18 metri di altezza.

Nel settembre 2015, Giulia e un gruppo di 19 ballerini hanno collaborato con Hansel Cereza (direttore artistico e membro della compagnia spagnola Fura dels Baus) alla realizzazione dello spettacolo The Pearls Divers per la celebrazione della Giornata Nazionale del Kuwait. Lo spettacolo venne messo in scena il 15 settembre 2015 davanti al padiglione del Kuwait all’Expo di Milano, al cospetto della famiglia reale e del pubblico.

È un gruppo indubbiamente dinamico che si rinnova e si trasforma presentando produzioni differenti le une dalle altre: Indiscipline  (1996), Kataklopolis (1999), Up (2002), Livingston (2005), Play (2008), Love Machines (2010), Puzzle (2012), Eureka (2016) per festeggiare i 25 anni dalla fondazione della Compagnia e Back do dance in cui torna a ballare ‘dopo un anno digiuno di spettacoli, palcoscenici e teatri’.

Un’ora di adrenalina! Bello spettacolo e molti applausi!

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