Bari: Una vittoria dal gusto epico nei minuti di recupero

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Il confortante, nonché ingiusto per quanto fatto vedere, pareggio di Foggia, aveva prodotto notevoli aspettative positive nonostante l’avversario temibile, anche perché c’era da consolidare il primo posto in vista del big match di domenica prossima in Calabria, e non ultimo c’era da vendicare la bruciante sconfitta dell’andata.

E’ stata vittoria, di misura, ma pur sempre vittoria, forse la più avvincente a cui abbiamo assistito fino adesso, una di quella dal retrogusto epico: troppo spregiudicato l’aggettivo? Forse si, ma oggi si è vista una partita dai risvolti d’antan, una di quelle che fa venire i brividi alla pelle. E già perché su un terreno ai limiti della praticabilità pieno di pozzanghere, coi calciatori ormai inzuppati d’acqua e con le magliette sporche di terreno, con un gol vittoria al 94′, non poteva che essere epica. Come da tanto non si vedevano.

La vittoria del cuore, dunque, quella di una squadra caparbia che ha cercato la vittoria fino all’ultimo dopo un primo tempo a tratti eccellente nonostante il terreno di gioco infame che ne ha pregiudicato, appunto, il gioco ma che ha lasciato il passo ai soliti giro-palla e ai lanci lunghi che, però, hanno messo in netta difficoltà la Virtus Francavilla, decisamente una bella squadra messa bene in campo da Taurino, che pure non stava demeritando.

Un Bari che ha schiacciato l’avversario nel primo tempo nella propria metà campo fino al gol di Cheddira creato da un cross di Antenucci, con un super Ricci che è stato una spina nel fianco dal lato difensivo brindisino, e che ha messo decine di palloni in area, con un eccellente Maita oggi davvero instancabile nel suo ruolo, ma in genere con tutti i giocatori che hanno dato l’anima.

Poi nel secondo tempo il Bari si è un più arretrato lasciando al Francavilla il pallino del gioco tanto che su un calcio di punizione dalla distanza la squadra imperiale è riuscita ad acciuffare un insperato pareggio, forse anche con la complicità da Frattali che, nell’occasione, poteva fare di più. Ma oggi, dopo una vittoria del genere, tutto passa in second’ordine, anche il presunto errore di Frattali.

Poi ci sarebbero da segnalare i cambi di Mignani che, per l’ennesima volta, si sono rivelati decisivi.

Diciamo che la gara di oggi è stato il sequel di quella di Foggia, stesso spirito, uguale intensità agonistica, con un gol decisivo nel finale di gara di Citro (subentrato), andato già vicino al gol a Foggia, giocatore che ha attraversato momenti difficili da quando è a Bari, sempre silenzioso, mai una frase fuori posto, che ha atteso il suo momento per porre un punto esclamativo, dimostrando che per il rush finale si può contare anche su di lui. Un gol che – lo confessiamo – ha fatto sobbalzare anche noi giornalisti in tribuna stampa, cosa che non dovremmo fare per deontologia, ma oggi è stato inevitabile.

Una prova di forza, di carattere, si diceva, dall’alto coefficiente tecnico reso ancora più meritevole dalle condizioni ai limiti della praticabilità del terreno di gioco, una vittoria che, forse, potrebbe assumere i contorni di una fuga in attesa del match di Catanzaro dove il Bari giocherà con una buona dose di ottimismo e di relativa serenità mentale.

E’ stato un Bari che vorremmo vedere ed ammirare così fino alla fine perché giocando così non ce ne sarà per nessuno e la B non le sfuggirà.

Massimo Longo

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