“Vi spiego come ci combattono e si fermano le truppe di Putin”

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Mamuka Mamulashvili, militare georgiano di lungo corso a capo di una brigata di soldati del suo Paese e di veterani di altre nazioni che stanno combattendo accanto agli ucraini per sconfiggere la Russia. “In Georgia i russi hanno ucciso un gran numero di civili. È proprio questo il loro stile di guerra, ovvero uccidere donne e bambini”.

 

 

© OLEKSANDR RUPETA / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP – Un soldato della Legione georgiana in Ucraina che sta combattendo i russi

AGI – “Il mondo deve capire che qui c’è una linea rossa tra il bene e il male. In Ucraina è in corso una vera battaglia tra civiltà e barbarie“. Ne è convinto Mamuka Mamulashvili, militare georgiano di lungo corso a capo di una brigata di soldati del suo Paese e di veterani di altre nazioni che stanno combattendo accanto agli ucraini per sconfiggere la Russia.

In un’intervista al quotidiano argentino La Nacion, il comandante georgiano, che con i suoi uomini si trova nei pressi di Kiev, ha dichiarato che “i russi sono stati inviati qui senza una preparazione sufficiente“. Mamulashvili ha combattuto più volte contro i soldati di Mosca, quando nel 1990 e nel 2008 hanno attuato interventi militari nel suo Paese, la Georgia, e che fu fatto prigioniero, poi tornato libero.

Al suo arrivo nella regione separatista del Donbass nel 2014, Mamulashvili ha fondato la Legione georgiana, nella quale combattenti veterani del suo Paese e altri stranieri stavano spalla a spalla con gli ucraini contro i separatisti filo-russi e i loro alleati del Cremlino.

Per una serie di motivi legati alla sua conoscenza delle forze armate russe e della strategia militare del Cremlino, il comandante georgiano aveva intuito con un mese di anticipo che il presidente Vladimir Putin avrebbe presto invaso l’Ucraina. “Ho alle spalle una lunga esperienza di famiglia di lotta contro l’aggressore russo: mio padre era un generale dell’Esercito e nel 1993 mi ha portato con lui nella guerra combattuta in Georgia e poi nel 2008”, ha raccontato a La Nacion il militare.

Secondo lui la storia si sta ripetendo: in Georgia, 14 anni fa, i russi hanno fatto quello che stanno facendo ora in Ucraina. All’epoca le forze russe hanno invaso il suo Paese e oggi il 20% della Georgia è occupato da loro.

L’orrore, ieri come oggi è lo stesso. “In Georgia i russi hanno ucciso un gran numero di civili. È proprio questo il loro stile di guerra, ovvero uccidere donne e bambini”, ha denunciato Mamulashvili. Tornando indietro al 2014, ha sottolineato che quando in Ucraina il separatismo cominciò a manifestarsi, “già sapevamo che poi sarebbe arrivata la guerra”, motivo per cui con altri creò un gruppo militare per aiutare gli ucraini nella lotta contro i russi. Da allora “stiamo addestrando brigate ucraine e battaglioni di milizie al fronte e noi stessi prendiamo parte a operazioni militari, affrontando questi barbari e la nazione terrorista russa”, ha proseguito il combattente georgiano, che ha nel suo comando, sempre più grande, uomini di diverse nazioni.

Con loro, già un mese prima del lancio dell’offensiva militare russa, hanno formato e addestrato dei civili ucraini, preparandoli a tutto quello che poteva comportare un’invasione, ovvero attacchi aerei e missili balistici. Le brigate sotto il comando di Mamulashvili si differenziano dalle brigate internazionali citate dal presidente ucraino Volodymyr Zelenski, in quanto le prime sono già operative da 8 anni mentre le seconde sono nuove sul terreno e stanno ancora cercando di adattarsi all’esercito ucraino.

Senza mezzi termini, il militare georgiano accusa Putin di aver “finanziato terroristi durante tutta la sua presidenza, motivo per cui i terroristi ucraini si sono integrati molto bene all’esercito russo”. A 22 giorni dall’inizio del conflitto, la stessa fonte descrive una situazione sul terreno molto difficile per l’esercito russo che ogni giorno perde tanti uomini. Secondo lui, in 15 mila sono già morti, oltre a mille blindati e tank andati distrutti, 100 elicotteri e aerei da combattimento.

Hanno subito pesanti perdite, non possono più fare raid e stanno reclutando terroristi dalla Siria. Ma possono effettivamente reclutare russi perché i russi sono essi stessi terroristi, l’intera nazione russa è una nazione terroristica”, ha insistito Mamulashvili. Mette sullo stesso piano i russi che non protestano contro la guerra in Ucraina e quelli che stanno sparando ai civili ucraini, considerandoli “tutti terroristi”.

In un accorato appello al resto del mondo, il comandante georgiano chiede di unirsi a loro come già successo durante la Seconda Guerra mondiale, contro Hitler. “Abbiamo un nuovo Hitler che per anni ha terrorizzato tutti i paesi. Abbiamo Putin, che ha finanziato il terrorismo in tutto il mondo e ha creato gruppi terroristici per attaccare i Paesi civili.

Dobbiamo tutti unirci e restare uniti per sostenere l’Ucraina in ogni modo possibile”, ha concluso Mamulashvili.

 

 

 

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