Com’è cambiata l’opinione su Putin in rete

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L’indice di ammirazione sul web per il presidente russo, negli ultimi sette mesi, è nettamente peggiorato con l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina.

MIKHAIL KLIMENTYEV / SPUTNIK / AFP – Vladimir Putin

AGI – Com’è cambiata l’opinione su Putin, in rete? Dal vertice con la Cina nel 2021, alla guerra in Ucraina, il sentiment è nettamente peggiorato per il presidente della Federazione russa. Il conflitto passa anche attraverso internet e le conversazioni degli utenti. L’indice di ammirazione sul web per Vladimir Putin, negli ultimi sette mesi, è nettamente cambiato, peggiorando dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina.

Con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6 abbiamo analizzato le conversazioni in rete in tutto il mondo, con focus sul presidente della Federazione russa. L’analisi è stata effettuata sui contenuti e sulle interazioni degli utenti, che in questi mesi si sono espressi su Putin e sulle sue iniziative politiche. Nello specifico si tratta dell’analisi delle emozioni e delle opinioni, ricavabili all’interno di testi pubblicati sui social.

L’indice è ottenuto rapportando le conversazioni contenenti alti livelli di sentiment, con il totale dei contenuti raccolti (60M) su Vladimir Putin: in verde l’indicatore è positivo, mentre il colore rosso indica un peggioramento dei commenti e del sentiment. L’inizio della guerra ha radicalmente cambiato lo scenario e di conseguenza la prevalenza delle opinioni, determinando un sentiment stabilmente negativo su Putin.

Opinioni che erano molto diverse, per esempio, a dicembre 2021, quando il presidente godeva di una buona considerazione e un sentiment positivo, in concomitanza del vertice Cina-Russia, particolarmente proficuo, secondo le dichiarazioni ufficiali di Pechino e Mosca, come confermato dal presidente Xi Jinping: “Le relazioni Cina-Russia hanno superato prove di varie tempeste e dimostrato nuova vitalità. Le parti si sostengono a vicenda su temi di interesse centrale e difendono interessi condivisi”.

Un’ulteriore indicazione di come la guerra, oggi, si combatta anche sui media e sui social, lontano dai campi di combattimento convenzionali. Una guerra sul web e nel cyberspazio, fatta di attacchi informatici e propaganda, utilizzando internet, producendo pesanti conseguenze nelle percezioni degli utenti.

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