SIRACUSA – L’Area Marina Protetta Plemmirio partecipa al Progetto CIMA, acronimo che sta per “Contrasto agli Inquinamenti Marini Accidentali da idrocarburi”. La riserva marina siracusana è infatti tra quelle che hanno aderito alla formazione agli operatori dedicata alle “strategie di primo intervento per la difesa del mare e delle zone costiere delle aree marine protette dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi”.
Fra le attività è previsto il corso di formazione ambientale, in modalità webinar, dedicato a personale selezionato dalle aree marine protette, la cui seconda parte avrà luogo il 28, 29 e 30 marzo, a distanza. Il Consorzio Plemmirio partecipa, attraverso il coordinatore consortile e direttore f.f. Sabrina Zappalà, il responsabile scientifico Gianfranco Mazza e la biologa marina Linda Pasolli, presenti anche rappresentanti della Polizia Ambientale e della Capitaneria di Porto.
Il corso è il risultato dell’accordo di collaborazione tecnico-scientifica, denominato CIMA stipulato fra l’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) e undici aree marine protette, è rivolto al personale delle Aree Marine Protette aderenti e risponde all’invito del Ministero per la Transizione Ecologica di avviare progetti relativi alla formazione del personale e dei volontari per la tutela dell’ambiente marino e la promozione di un turismo sostenibile in ottemperanza del Dl 19 maggio 2020 n.34.
<<L’obiettivo – afferma la presidente dell’Amp Plemmirio Patrizia Maiorca – è contribuire all’affermarsi delle aree marine quale istituto di riferimento sugli ambienti di competenza, nel coordinamento e messa in opera delle prime attività di intervento in caso di inquinamenti accidentali, perché possano coadiuvare le autorità preposte agli interventi>>.