Quadrante: fronte statico a Kiev, il focus di Mosca è sul Donbass

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Il campo di battaglia nel Nord del Paese rimane “in gran parte statico”, secondo il Ministero della Difesa britannico. I contrattacchi ucraini stanno ostacolando i tentativi russi di riorganizzare le loro forze.

© FADEL SENNA / AFP

AGI – A più di quattro settimane dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il campo di battaglia nel Nord del Paese rimane “in gran parte statico”, secondo il Ministero della Difesa britannico. I contrattacchi ucraini stanno ostacolando i tentativi russi di riorganizzare le loro forze. La Russia, secondo l’intelligence di Londra, continua a fare affidamento sulle munizioni lanciate dallo spazio aereo russo per ridurre l’esposizione della propria aviazione alle difese aeree ucraine.

Nel trentatreesimo giorno di ostilità, Mosca continua i suoi tentativi falliti di accerchiare la capitale, nonostante abbia affermato di voler riorientare gli sforzi nell’Est del paese. La più grande concentrazione di forze di terra russe rimane intorno alla capitale, secondo l’Institute for the Study of War (Isw), ma le forze ucraine mantengono il controllo di vaste aree intorno alla città, specialmente nel Sud.

Nei giorni scorsi, l’Ucraina ha lanciato contrattacchi a Est e a Ovest di Kiev e ha riconquistato parte del territorio che era stato occupato dalle truppe russe. Il fronte che vede le forze di Mosca più vicine è a Ovest di Kiev, a circa 25 chilometri dal centro della città, intorno ai sobborghi di Irpin e Bucha. Ciò significa il centro di Kiev rimane fuori dalla portata del’artiglieria russa ma i bombardamenti sulla periferia continuano a causare vittime e distruggere case e infrastrutture. E la città è ancora vulnerabile agli aerei da guerra russi.

A Sud, nella città portuale di Mariupol, fondamentale per consentire ai russi di costruire un corridoio tra la Crimea e il Donbass, proseguono accaniti combattimenti. Secondo l’Isw, Mariupol finirà per cadere ma a costo di significative perdite russe, la cui entità determinerà la scala delle future operazioni nell’Ucraina orientale. A Ovest, la Russia ha tentato di spingersi verso Odessa, con l’obiettivo di bloccare l’accesso dell’Ucraina al Mar Nero. Ma i loro progressi si sono bloccati a Mykolaiv, dove un contrattacco delle truppe ucraine ha respinto le forze russe verso la città di Kherson, primo grande centro urbano caduto in mano ai russi.

Con le recenti battute d’arresto in altre parti del Paese, l’obiettivo dichiarato ora dalle forze di Mosca è la “completa liberazione” delle regioni di Donetsk e Luhansk. Sebbene continuino ad attaccare città in tutta l’Ucraina, l’esercito russo sembra concentrare gli sforzi per circondare le forze ucraine intorno alle regioni separatiste a Est, avanzando da Kharkiv a nord e Mariupol da sud.

I separatisti sostenuti dalla Russia detenevano una porzione significativa delle regioni orientali prima dell’invasione russa e Mosca ora afferma di controllare il 93% di Luhansk e il 54% di Donetsk. Funzionari occidentali affermano che diverse migliaia di truppe russe sono in viaggio verso la regione per rafforzare i contingenti.

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