“Alla canna del gas”: per l’Italia e l’Europa una sfida energetica senza precedenti

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Negli ultimi giorni, l’Unione Europea è stata scossa da un’ulteriore emergenza: quella degli approvvigionamenti di gas. Austria, Germania e Italia, tre giorni fa, hanno dichiarato lo “stato di preallarme” (early warning), il primo dei tre livelli di allerta previsti dal Piano di Emergenza del gas naturale, direttiva europea adottata dal nostro Paese il 18 dicembre 2019. Questa condizione “di prontezza” stabilisce un segnale di attenzione sui potenziali rischi di una crisi energetica che potrebbe mettere a dura prova i sistemi nostrani di stoccaggio del combustibile.

A guidare questa iniziativa è stata proprio l’amministrazione statale italiana, che ha attivato lo “stato di preallarme” già a febbraio scorso – il giorno 26 -, seguita a ruota da quelle austriaca e tedesca nel corso di questa settimana. Questa decisione fu presa esattamente due giorni dopo l’intervento militare della Russia in Ucraina, fattore che ha portato l’Europa a valutare attentamente la sicurezza delle proprie forniture energetiche.

L’ISSEG e il CTEM, alias chi vigila e provvede

L’attivazione dello “stato di preallarme” sembra più essere una risposta alle preoccupazioni crescenti riguardo alla stabilità delle provviste di gas e alle possibili conseguenze che una carenza di approvvigionamento potrebbe avere su industria, aziende e cittadini. Questa misura pare essere stata pensata come un primo passo di un processo che potrebbe portare, in caso di peggioramento della situazione, l’Autorità competente (la Direzione Generale per le Infrastrutture  e la Sicurezza dei Sistemi Energetici e GeominerariISSEG, del MIMIT) a lanciare l’allarme vero e proprio (warning) e persino lo “stato di emergenza” (emergency), condizione la quale comporterebbe l’adozione di misure straordinarie per garantire il corretto rifornimento energetico.

È stato poi istituito anche un Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema del gas naturale (CTEM) – attuando un decreto del Ministero delle attività produttive datato 26 settembre 2001 – per monitorare attentamente la situazione e prendere decisioni cruciali in caso di necessità.

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Il ruolo guida italiano e i rimedi “non di mercato”

L’Italia ha giocato un ruolo di leadership in questa circostanza, con l’ISSEG che ha messo in pratica il Piano di Emergenza del gas naturale per controllare costantemente l’evoluzione del sistema energetico nazionale, coordinandosi con solide società di infrastrutture di settore come Snam e Terna.

La paura principale riguarda un possibile “stato di emergenza”, che scatterebbe nel momento in cui “tutte le misure di mercato sono state esaurite e l’approvvigionamento di gas risulta ancora insufficiente per soddisfare la domanda”. In questo scenario, potrebbero essere inevitabili soluzioni “non di mercato“, come ad esempio la sospensione dell’obbligo di fornitura da parte dei venditori verso i clienti non tutelati. Questo potrebbe influenzare direttamente la vita degli utenti domestici e delle imprese, attraverso la definizione di nuove soglie massime di temperatura e orari stabiliti per il riscaldamento e/o il teleriscaldamento con centrale a gas nel settore civile.

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Un’Europa pronta per la crisi o in crisi?

L’emergenza gas rappresenta una sfida significativa per l’Europa, che si trova a dover affrontare un quadro complesso e in continuo aggiornamento. La collaborazione tra Paesi e l’adozione di misure tempestive sono fondamentali, ora più che mai, per garantire la sicurezza energetica e mitigare gli effetti di una potenziale crisi.

In un contesto in cui la garanzia di forniture è diventata un fattore chiave per la continuità delle attività economiche e per la qualità della vita dei cittadini, l’UE deve affrontare questa situazione con determinazione e saggezza. Solo attraverso una gestione oculata delle risorsesia sistematica che personale1 – e una stretta cooperazione tra nazioni sarà possibile superare questo traguardo e pensare ad un futuro energetico sicuro e sostenibile.

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Fonti online:

ByoBlu (testata giornalistica ed emittente televisiva nazionale; articolo di Franz Becchi del 02 Aprile 2022), Geopop (canale YouTube), sito web istituzionale della Commissione europea (sezione Energia), sito web del Corriere della Sera (sezione Economia), sito web istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sito web della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sito web di Snam e di Terna, Wikipedia (enciclopedia libera con sito web), sito web dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), Il Sole 24 Ore (testata giornalistica nazionale), Libero Quotidiano (testata giornalistica nazionale).

Antonio Quarta

Redazione Il Corriere Nazionale

Corriere di Puglia e Lucania

Note di riferimento:

  1. Qualcuno pare abbia interpretato l’attenzione dell’attore Alessandro Gassmann, che ha rilanciato sui propri canali social il messaggioTermostato di casa a 18 gradi centigradi, fatto”, come un test di sperimentazione del terzo livello emergenziale.

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