Per la prima volta una donna guiderà la più grande compagnia telefonica francese

Economia & Finanza

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Il cda di Orange ha convalidato la candidatura di Jacques Aschenbroich, attualmente a capo della società Valeo, per la carica di presidente.

© ERIC PIERMONT / AFP

– Christel Heydemann

AGI – Dal 4 aprile Christel Heydemann prenderà le redini del gruppo Orange. È la prima donna a guidare il più grande operatore di telecomunicazioni della Francia. La nomina di Heydemann, annunciata alla fine di gennaio, è sostenuta dallo stato francese, il maggiore azionista di Orange, e deve ancora essere ratificata dall’assemblea generale degli azionisti, in programma il 19 maggio.

La manager, 47 anni, ha una lunga esperienza nel settore ed è ex direttrice di Scheider Electric e membro del consiglio di amministrazione del gruppo di tlc dal 2017. Heydemann prenderà il posto di Stephane Richard, alla guida di Orange dal 2011, e costretto a lasciare l’incarico a fine gennaio dopo la condanna nel processo Tapie/Credit Lyonnais. 

Il consiglio di amministrazione del gruppo mercoledì ha convalidato la candidatura di Jacques Aschenbroich, attualmente a capo della società Valeo, per la carica di presidente. Per completare il suo mandato quadriennale di presidente, Aschenbroich, 67 anni, supererà necessariamente il limite di età, che lo statuto della società fissa a 70 anni.

Il gruppo ha annunciato che il cda presenterà all’assemblea generale una modifica dello statuto in modo che il mandato possa terminare oltre il limite di età. Ma gli azionisti dipendenti, che detengono quasi il 7% del capitale e il 10% dei diritti di voto, hanno già detto che voteranno contro la modifica.

La capacità di Heydemann, ex direttore delle risorse umane di Alcatel-Lucent, di mantenere un clima sociale sereno all’interno del gruppo sarà attentamente esaminata in questo contesto. Alla fine di dicembre, l’azienda ha annunciato la firma di un nuovo accordo intergenerazionale per il 2022-2024, che dovrebbe incoraggiare l’assunzione di persone di età inferiore ai 30 anni. Il gruppo offre inoltre ai dipendenti più anziani “un nuovo schema di part-time”, basato sul volontariato, che, secondo i rappresentanti sindacali, riguarderebbe tra i 6.000 e i 10.000 dipendenti oltre i 57 anni.

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