Mentre le sirene di allarme per possibili incursioni tornano a suonare in quasi tutta l’Ucraina il presidente Volodimir Zelensky è stato in visita a Bucha disseminata di cadaveri per le strade. Euronews ha sentito il portavoce di Zelenskyy, Sergii Nykyforov che ha accompagnato i giornalisti internazionali sulla scena di guerra.
I russi parlano di messa in scena…di immagini false tanto che hanno chiesto una riunione alle Nazioni Unite…
“A Bucha sono venuti forse centinaia di giornalisti internazionali e non solo dai paesi occidentali ma da tutto il mondo. Non ho sentito una sola affermazione che poteva alludere ad una provocazione inscenata – contesta Sergii Nykyforov – ma intanto ogni guerra finisce con un accordo di pace. Non c’è altra opzione, quindi non abbiamo altra scelta che continuare a negoziare con la Russia, non importa quanto sia e sarà difficile per noi farlo dopo aver visto queste scene”.
Racconti di brutalità ed efferatezze che provengono anche da altre città vicino Kyev. Come a Nova Basan, a est della capitale, riconquistata dalle forze ucraine in seguito alla ritirata russa. “É stato terribile”, ha detto Mykola Dyachenko, a capo dell’amministrazione regionale. “Per quindici volte hanno inscenato finte esecuzioni. Volevano estorcermi informazioni che non gli ho dato”. Oleksiy Bryzgalin, 38 anni, lavoratore edile, ha detto di essere stato legato a una sedia per 30 ore. Con un fucile puntato alla testa.
É di questa mattina la notizia, riportata dall’agenzia ucraina Unian, del sequestro di un ospedale a Pologi, nella Zaporizhia. L’ospedale è stato minato, e a personale sanitario e pazienti è stato vietato di tornare in struttura.