La guerra ha fermato la produzione industriale italiana

Economia & Finanza

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Gli indici di sentiment sull’attività imprenditoriale e di fiducia, in flessione a marzo, preannunciano rilevanti ripercussioni sull’effettiva capacità di tenuta delle imprese nei prossimi mesi.

© Mirco Toniolo / Agf
– Industria

AGI – Gli effetti della guerra fermano la produzione industriale. Il Centro Studi Confindustria stima un calo della produzione industriale italiana a marzo (-1,5%), dopo il rimbalzo statistico di febbraio (+1,9%). La variazione per il 1 trimestre 2022 a -2,9%.

Le dinamiche inedite dei prezzi delle commodity – afferma una nota – con particolare riferimento al rincaro del gas naturale che esibisce tassi di variazione a 4 cifre (+1217% in media nel periodo del conflitto sul pre-Covid) e quello del Brent, che è a 3 cifre (+104%), misurano l’ordine di grandezza dello shock di offerta che sta colpendo l’attività economica italiana ed europea.

Gli indici di sentiment sull’attività imprenditoriale e di fiducia, in flessione a marzo, preannunciano rilevanti ripercussioni sull’effettiva capacità di tenuta delle imprese nei prossimi mesi.

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