Draghi. Ho provato a convincere Putin, resteremo accanto agli ucraini

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Nel 2021 realizzati tutti gli obietivi previsti dal pnrr

“Questo governo di unita’ nazionale continua a voler governare. Abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto insieme”. Lo dice il premier Mario Draghi in un’intervista al Corriere della Sera nella quale ripete che l’esecutivo “va avanti fino in fondo”. Draghi spiega di avere cercato di convincere Putin ad incontrarsi con Zelensky e trovare una strada per la pace, ma senza successo, e ribadisce che “resteremo accanto ai nostri amici ucraini”. Le sanzioni, aggiunge, “sono essenziali per indebolire l’aggressore”. Ma bisogna anche “aiutare direttamente gli ucraini”. Per non dipendere piu’ dal gas russo “bisogna diversificare le fonti di energia e trovare nuovi fornitori”. Per abbassare le bollette “abbiamo gia’ speso 20 miliardi ed e’ nostra intenzione fare di piu’ per imprese e cittadini”.

“Ho sperato fino all’ultimo che non lo facesse. Ci siamo telefonati con il presidente Putin prima dell’inizio della guerra: ci siamo lasciati con l’intesa che ci saremmo risentiti.Alcune settimane dopo però Putin ha lanciato l’offensiva. Ho provato fino alla fine a parlargli”. Così il premier Mario Draghi in una intervista al Corriere della Sera, in merito al conflitto Russia Ucraina. Alla domanda “Lei ha parlato con Putin pochi giorni fa. Impossibile convincerlo a fermarsi?”, il premier risponde:«Nella telefonata gli ho detto che lo chiamavo per parlare di pace. Gli ho chiesto: “Quando vi vedete con Zelensky? Solo voi due potete sciogliere i nodi”. Mi ha risposto: “I tempi non sono maturi”. Ho insistito: “Decidete un cessate il fuoco”. Ancora “No: i tempi non sono maturi”.

“Nel 2021 abbiamo realizzato tutti gli obiettivi previsti dal Pnrr. Pochi giorni fa sono arrivati i primi 21 miliardi, che si aggiungono ai quasi 25 che abbiamo ricevuto l’anno scorso. C’è stata una visita della Commissione europea sugli obiettivi di questo semestre e le sue conclusioni sono state positive”. Così il premier rispondendo a una domanda sul Pnrr.”Ci sono alcune riforme – aggiunge Draghi – che dobbiamo ancora realizzare: concorrenza, codice degli appalti, fisco e giustizia. Sul codice degli appalti, che è in commissione, mi pare che la strada sia spianata. Sarà poi il Consiglio di Stato a scrivere i decreti delegati in tempi molto rapidi — e anche questa è una buona notizia. Le altre riforme sono in Parlamento e sono ancora fiducioso che possano essere approvate tutte abbastanza rapidamente.

Sulla giustizia c’è la promessa di non mettere la fiducia e vale ancora. Sulla concorrenza restano pochi nodi. Sul fisco, l’atmosfera con il centrodestra, nell’incontro che abbiamo avuto, mi è sembrata positiva. Il centrodestra voleva confermare il sostegno al governo e da parte del governo si voleva ribadire che c’è qualche margine di trattativa, anche se gli elementi caratterizzanti della riforma restano.Ovviamente qualsiasi modifica dovrà andare bene anche al centrosinistra».

“Non sono stanco e non ho alcuna intenzione del genere. Ho però l’intenzione di governare, affrontare le emergenze secondo il mandato che il presidente della Repubblica mi ha dato lo scorso febbraio. Questo è decisivo. Non bisogna governare per il potere fine a sé stesso. Tra l’altro, chi lo fa perde potere. Bisogna governare per fare le cose che servono all’Italia”. Così il presidente del Consiglio, rispondendo alla domanda sui rumors che lo vogliono stanco delle liti nella maggioranza e pronto a dire addio.

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