Bari – In un convegno i 145 anni della Cesare Pozzo

Puglia

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BARI – Si svolge oggi sabato 14 maggio a partire dalle ore 9.30 presso la Sala convegni della Biblioteca De Gemmis di Bari un convegno per raccontare e celebrare i 145 anni di solidarietà della Mutua sanitaria Cesare Pozzo, ente no profit che dal 1877 si occupa di aiutare i suoi assistiti nelle spese mediche e socio assistenziali offrendo un esempio concreto di aiuto reciproco.

Nata come organizzazione di categoria nel settore trasporti, la Cesare Pozzo, che attualmente conta 350 mila assistiti, si è contraddistinta nella storia del mutualismo per aver intrapreso un cammino che ha visto mettere sempre al centro delle sue azioni l’aiuto reciproco, la solidarietà e il no-profit al fine di garantire ai suoi assistiti il diritto universale alle cure.

Per celebrare il 145esimo anno dalla sua fondazione, la Cesare Pozzo ha voluto intraprendere un importante percorso di celebrazioni iniziato nella città di Milano e che proseguirà con il convegno del 14 maggio intitolato “Mutua sanitaria Cesare Pozzo: memoria e identità, 145 anni di solidarietà”.

A prendere parte all’anniversario, patrocinato dalla Regione Puglia, Comune di Bari e Città Metropolitana di Bari, saranno il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio De Caro e l’assessore al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone.

Ad aprire i lavori sarà Gerarda De Feudis, presidente Puglia e Basilicata della Mutua sanitaria Cesare Pozzo che introdurrà gli ospiti attesi: Matteo Colamussi, presidente ASSTRA Puglia e Basilicata; Massimo Nitti, direttore generale Trasporto Ferrotramviaria; Pierluigi Vulcano, presidente Amtab Bari; Giorgio Botti, direttore generale delle Ferrovie Sud Est; Vincenzo Germano Scarcia, presidente Ferrovie del Gargano e Stefano Stea, Direttore di Esercizio Gts Rail.

L’evento moderato da Antonio Peragine, direttore editoriale il Corriere Nazionale.net, vedrà la partecipazione di Andrea Giuseppe Tiberti, presidente nazionale della Mutua sanitaria Cesare Pozzo; del prof. Stefano Maggi, presidente della Fondazione per la mutualità Cesare Pozzo e di Leonardo Palmisano, docente all’Università di Bari e presidente della Radici future produzioni.

Chiuderà la giornata Salvatore Modugno, vicepresidente nazionale della Cesare Pozzo.

“Abbiamo voluto fortemente questo evento per creare un dialogo aperto con le associazioni locali, il no profit, il mondo dei trasporti e le istituzioni affinché il territorio possa trarne concreto beneficio – commenta Gerarda De Feudis, ricordando che “la mutua sanitaria Cesare Pozzo fonda le sue radici in un lontano passato e negli anni è stata sempre in ascolto delle esigenze in evoluzione dei soci e mettendo costantemente al centro l’aiuto reciproco e la solidarietà”.

“Desideriamo incontrarci e toccare con mano l’attualità della scelta no-profit in ambito sanitario – afferma Andrea Tiberti. – Aspettiamo la cittadinanza per celebrare insieme i principi cardine della mutualità, proposta oggi più che mai valida per il raggiungimento dell’universalità delle cure”. (Inform)

Centoquarantacinque anni di storia e non sentirli. La data di nascita risale al 1877 come mutua per macchinisti e fuochisti delle ferrovie. “Le società di mutuo soccorso furono tra le prime a sperimentare la democrazia interna – una testa e un voto – proponendo formule sanitarie e previdenziali quando in Italia non esistevano ancora le tutele statali”, spiega il presidente nazionale della Mutua sanitaria Cesare Pozzo, Andrea Giuseppe Tiberti.

Oggi la società è diventata fra i maggiori enti no-profit in Italia nel campo della mutualità integrativa sanitaria e del welfare aziendale (con l’impresa sociale controllata Welfarein) e nell’ambito socio-assistenziale offrendo anche tutela legale e borse studio, riservate ai più meritevoli fra i figli dei soci. Cesare Pozzo è partner delle imprese per le soluzioni di sanità integrativa ma si rivolge anche ai singoli cittadini. Sono circa 130mila soci per circa 110 dipendenti, distribuiti fra la sede principale nel capoluogo lombardo, le sedi regionali e i vari sportelli su tutto il territorio nazionale. 

Sul lato business aderiscono aziende interessate a fornire un piano di assistenza sanitaria integrativa ai propri lavoratori ma ci sono anche alcuni contratti collettivi di lavoro che prevedono a carico dei datori la contribuzione a fondi sanitari. In base al piano scelto, figurano rimborsi per esami e visite, interventi chirurgici, protesi. Sono anche previsti sostegni per ricoveri, malattie e infortuni, inabilità. Proprio per i suoi servizi di sanità integrativa e il welfare aziendale la società ha ricevuto di recente il Premio Innovazione Aisom (associazione nazionale delle imprese) per la categoria “Innovazione Sociale”. Fra i motivi del riconoscimento la sua proposta inclusiva e al passo coi tempi: “Cesare Pozzo offre una vasta gamma di soluzioni, servizi e forme di assistenza in grado di alleggerire il peso delle spese sanitarie di tutta la famiglia. L’assistenza è estesa anche ai familiari dei soci e per famiglie intendiamo anche le coppie omosessuali. Un atteggiamento inclusivo che portiamo avanti da diversi anni. Abbiamo quasi 145 anni alle spalle ma il nostro concetto di società è assolutamente moderno” rimarca Tiberti. Fra gli interventi privati sussidiati ci sono anche le operazioni di cambio-sesso.

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