L’amministratore delegato di NielsenIQ, a colloquio con l’AGI in occasione di ‘Linkontro 2022’ spiega come i consumatori si stiano “adattando in modo quasi scientifico a un momento molto critico”
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“A parità di paniere e di volumi – dice De Nard – la crescita dei prezzi sullo scaffale è del 4,8 per cento. Ecco allora che il consumatore sceglie che cosa consumare, e lo fa scientificamente, e sceglie anche dove comprarlo. Per cui c’è un effetto netto di inflazione a +2,6%. C’è dunque inflazione, sto pagando di più ma scelgo di comprare prodotti diversi e di acquistarli in posti diversi; quindi, l’inflazione reale che pago come consumatore è più bassa di quella sullo scaffale“.
Una tendenza, spiega De Nard, che fa emergere “una polarizzazione delle fasce di consumatori: una parte delle famiglie sara’ costretta a modificare maggiormente i propri stili di consumo perché vedrà diminuire ulteriormente il proprio potere d’acquisto”.