L’ arte e la cultura italiane e internazionali perdono un inestimabile testimone

Marche

Di

Walter Valentini. Ha lasciato la vita terrena ieri a Pesaro.

Grande Marchigiano, grande Italiano.

Sono state proprio le sue bellissime
Marche lo scenario del suo saluto alla vita.
Ma chi ama l’ arte sa che i grandi artisti
non muoiono mai.
Resta tra noi il loro esempio, l’ aura, le opere, il pensiero, il modo di Vedere, non di guardare, il mondo che ci circonda e la sua essenza. È  e sarà così anche per Walter Valentini.
Di fronte a tanta bellezza, a tanta cultura e a tanta sensibilità è  difficile trovare le parole, quindi ecco la sua vita:

Walter Valentini (Pergola22 ottobre 1928 – Pesaro20 maggio 2022) è stato un pittorescultore e incisore italiano, riconosciuto a livello internazionale nel campo della grafica e dell’incisione.

Era maestro di tecniche quali l’acquaforte, l’acquatinta, la puntasecca, la litografia a più colori, la calcografia.

Come artista si afferma negli anni ottanta con una serie di opere astratte su tavola e su carta, tutte caratterizzate da un preciso senso della geometria, delle proporzioni e del ritmo.

L’immaginario geometrico di Valentini risente delle influenze delle avanguardie russe del Novecento (il Costruttivismo) e, marginalmente, delle architetture dipinte da de Chirico nel periodo metafisico, ma si fonda soprattutto sul senso di armonia e di proporzione indagato dagli artisti italiani del QuattrocentoDe picturaDe re aedificatoriaDe statua di Leon Battista AlbertiDe prospectiva pingendi di Piero della Francesca e De divina proportione di Luca Pacioli sono trattati sulla prospettiva e sulla regola aurea che orienteranno tutta la ricerca di Valentini sullo spazio, le forme e il loro equilibrio.

Anche l’astronomia e la cosmografia saranno per Valentini importanti fonti di ispirazione. Il suo approccio all’architettura e alle meccaniche celesti è matematico e rigoroso, ma non privo di una sua poesia. Schivo e lontano da scuole, correnti e gruppi artistici, dichiara la sua ammirazione per i lavori di Paul KleeFausto Melotti e Osvaldo Licini; coltiverà l’amicizia di artisti come Luigi VeronesiEmilio Scanavino e Hans Richter.

Insegnò arte dell’incisione presso la “Nuova Accademia di Belle Arti” di Milano, di cui è stato anche direttore, dal 1983 al 1985.

Salutiamo con cordoglio un uomo che ha contribuito a dire la grandezza dell’ Italia nel mondo.

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