Usa e Corea del Sud unite contro la “minaccia” di Pyongyang

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I presidenti dei due Paesi, Joe Biden e Yoon Suk-yeol, hanno offerto a Pyongyang “dialogo” e “cooperazione” per affrontare i focolai di coronavirus. Biden si è detto disposto a incontrare il leader nordcoreano, Kim Jong-un, se mostrerà “sincerità e serietà”

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© SAUL LOEB / AFP
– L’incontro tra il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol e il presidente Usa Joe Biden

AGI – Gli Stati Uniti e la Corea del Sud intendono rafforzare la cooperazione militare e le esercitazioni militari congiunte per contrastare la crescente “minaccia” dalla Corea del Nord.

È quanto hanno affermato a Seul i presidenti dei due Paesi, Joe Biden e Yoon Suk-yeol. I due leader hanno nondimeno offerto a Pyongyang “dialogo” e “cooperazione” per affrontare i focolai di coronavirus.

Nella loro dichiarazione congiunta, Biden e Yoon hanno espresso “preoccupazione per la recente epidemia di Covid-19” in Corea del Norddove sono stati segnalati quasi 2,5 milioni di casi e 66 morti, e si sono detti “pronti a collaborare con la comunita’ internazionale per fornire assistenza”.

Biden ha affermato di aver offerto vaccini a Pyongyang (nonché a Pechino), senza però ricevere risposta, e si è detto disposto a incontrare il leader nordcoreano, Kim Jong-un, se mostrerà “sincerità e serietà”.

Le trattative per una “completa denuclearizzazione” della Corea del Nord, definita “prioritaria” da Yoon, sono arenate dal 2019, ovvero dall’ultimo incontro tra Kim e l’allora presidente americano Donald Trump.

I servizi di intelligence sudcoreani hanno avvertito che il loro vicino settentrionale ha completato i preparativi per un test nucleare, che sarebbe il settimo di sempre e il primo in cinque anni, e sta aspettando il momento giusto per effettuarlo. Washington non esclude una “provocazione” durante o subito dopo la visita di Biden, al suo primo viaggio in Asia da presidente.

Come questa crisi sanitaria influenzerà le decisioni militari del dittatore, che ha intensificato negli ultimi mesi i test militari, è la domanda che si pongono le intelligence di Washington e Seul.

Se il vertice bilaterale dei due leader si è concentrato sulla difficile relazione con Pyongyang, una fonte ufficiale americana, prima dell’incontro, ha spiegato che l’obiettivo principale di Biden era quello di stabilire “una forte relazione personale” con Yoon, salito al potere lo scorso 10 maggio.

Il nuovo presidente della Corea del Sud è un conservatore filoamericano che ha promesso una politica più dura nei confronti della Corea del Nord e ha affermato di aver discusso con Biden “la necessità di diversi tipi di esercitazioni congiunte per prepararsi a un attacco nucleare” e “coordinarsi con gli Stati Uniti nel dispiegamento tempestivo di risorse strategiche in caso di necessità”.

Risorse, ha spiegato Yoon, che dovrebbero includere “jet da combattimento e missili, a differenza del passato quando si pensava solo all’ombrello nucleare per la deterrenza”.

Conclusa la visita in Corea del Sud, Biden volerà domani in Giappone, dove incontrerà l’imperatore e il primo ministro Fumio Kishida e parteciperà al vertice ‘Quad’, format diplomatico che riunisce Stati Uniti, Giappone, India e Australia.

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