Ucraina: dopo 100 giorni, un teatro di guerra dilaniante

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Sono più di 100 giorni che le operazioni militari si svolgono. La situazione ad oggi. Nuovi attacchi aerei sulla capitale, il Donbass terreno di scontri confusi, annunci di caduti stranieri: il quadro sempre più intricato di una tragica guerra. Il conflitto si pone in termini sempre più drammatici e sono appese ad un filo le speranze di una soluzione pacifica a breve.

Nuovo attacco su Kiev.

La guerra in Ucraina si complica con i nuovi attacchi aerei su Kiev; Mosca afferma di aver colpito veicoli blindati consegnati dai paesi dell’Europa orientale. I missili sono stati lanciati da aerei russi con base nel Mar Caspio, secondo l’aviazione ucraina. Sono i primi attacchi aerei alla capitale dalla fine di aprile. Nel frattempo, le forze ucraine affermano di riguadagnare terreno a Sievierdonetsk. Questo è il quadro complesso e mutevole delle operazioni di guerra.

Il Donbass in bilico.

In base alle affermazioni delle contrapposte propagande, la situazione è altalenante nel Donbass, dove a fronte di una lenta avanzata russa anche le forze ucraine rivendicano progressi. Nella capitale, questa mattina la popolazione si è risvegliata con il terrore delle esplosioni. L’Ucraina confida nell’arrivo dei nuovi e più potenti armamenti occidentali per attaccare direttamente le retrovie nemiche. Presto per dirlo, ma la guerra potrebbe vedere nuovi cambi di strategia e, di conseguenza, non si intravedono molte possibilità per un cessate fuoco.

I ruolo dei volontari stranieri.

Non è poi per nulla chiaro quanto sia il contributo sul campo delle aliquote straniere che operano al fianco sia delle armate regolari russe che ucraine. Se le prime prevalentemente si avvalgono di feroci unità cecene e di volontari giunti da paesi arabi, le seconde hanno raccolto adesioni da parte di numerosi occidentali. Non mancano però vistose eccezioni. E’ stato addirittura reso noto che quattro soldati volontari stranieri sono stati uccisi mentre combattevano le truppe russe in Ucraina. La notizia è stata confermata pure dalla Legione di difesa internazionale dell’Ucraina, l’organismo ufficiale per i combattenti volontari stranieri. Dei caduti, si è ventilata la nazionalità: un olandese, un australiano, un tedesco e un francese, senza specificare la data o le circostanze della loro morte.

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