Condannato a 18 mesi l’uomo che seviziò e uccise la cagnolina Pilù della ex fidanzata

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L’episodio è avvenuto nel maggio 2015 a Pescia, in provincia di Pistoia. Oipa: “Sempre più urgente una riforma del Codice penale che introduca un inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide animali,

© Francesco Fotia / Agf
– Un cagnolino in un canile

AGI – È stato condannato a 18 mesi di reclusione dal Tribunale di Pistoia l’uomo che seviziò e uccise la cagnolina “Pilù” della ex fidanzata.

Lo comunica l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che si era costituita parte civile nel processo.

L’episodio è avvenuto nel maggio 2015 a Pescia, ma la denuncia era arrivata oltre un anno dopo, nell’ottobre del 2016.

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Il cagnolino Pilù 

“È sempre più urgente una riforma del Codice penale che introduca un inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide animali”, ha commentato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.

“Gli animali devono essere considerati esseri viventi suscettibili di tutela diretta e non più indiretta solo perché oggetto del sentimento di pietà nutrito dagli esseri umani verso di loro – ha aggiunto – purtroppo ancora non hanno una copertura legislativa diretta non essendo loro riconosciuta soggettività giuridica. Tra l’altro, studi scientifici attestano la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la più generale pericolosità sociale di chi la commette”.

Secondo l’Oipa, nei limiti dell’ordinamento vigente, è comunque una sentenza soddisfacente anche in considerazione del fatto che l’imputato aveva provato a chiedere la messa alla prova e il patteggiamento, alternative entrambe respinte.

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