Quadrante: Severodonetsk rischia l’isolamento, forze russe troppo superiori

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Secondo gli analisti militari americani in poche settimane, grazie alla sua superiorità di uomini e mezzi sul campo, la Russia potrebbe conquistare l’intera regione.

di Marta Allevato

AGI – Le Forze ucraine stanno combattendo ferocemente per “ogni metro” di Severodonetsk, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, ma le truppe di Kiev sono state già cacciate dal centro di questa città, cruciale per il controllo della regione di Lugansk, come ha riferito il governatore locale, Sergiy Gaidai. La situazione è “seria” dicono da Kiev mentre le valutazioni americane avvertono che in poche settimane, grazie alla sua superiorità di uomini e mezzi sul campo, la Russia potrebbe conquistare l’intera regione.

Per questo, la presidenza ucraina è tornata a chiedere più armi all’Occidente: “Senza una parità di armi pesanti” non si può mettere fine alla guerra, ha detto l’assistente presidenziale Mikhailo Podolyak.
“Circa 500 civili rimangono sul territorio dell’impianto chimico Azot di Severodonetsk, 40 di loro sono bambini. A volte i militari riescono a evacuarne alcuni”, ha fatto sapere Gaidai.

La zona industriale è stata oggetto di pesanti bombardamenti, mentre le Forze russe controllano ormai il 70% della città. Ieri, le milizie filo-Mosca del Donbass hanno assicurato che non ci sono piani di assaltare lo stabilimento, che nei giorni scorsi però è già stato bombardato pesantemente.

Intanto, ha fatto sapere sempre Gaidai, è stato distrutto il secondo dei tre ponti sul fiume Severskyi Donets che collegano Severodonetsk con la città gemella di Lysychansk. Se anche l’ultimo ponte verrà distrutto, Severodonetsk verrà isolata e i civili non saranno più in grado di fuggire.

L’intelligence della Difesa britannica afferma che “le operazioni di attraversamento del fiume saranno probabilmente tra i fattori determinanti del corso della guerra” nei prossimi mesi. A Sud-Ovest di Severodonetsk, secondo lo Stato maggiore ucraino, le Forze russe stanno sparando mortai e artiglieria intorno a numerosi insediamenti, ma le Forze di Kiev hanno respinto i tentativi russi di avanzare verso alcune zone.

Da Mosca, intanto, è stato annunciato un attacco con missili su un altro deposito di armi arrivate dall’Occidente, nel Donbass, vicino alla stazione ferroviaria di Udachne. Ieri era stata la volta di un altro deposito simile a Ternopil, nell’Ucraina occidentale, colpito da missili da crociera Kalibr.

A Sud, nella regione di Kherson, secondo Zelensky i suoi soldati stanno gradualmente liberando territori e hanno ottenuto alcuni successi anche a Zaporizhzhia. Torna sotto i riflettori la questione delle violazioni russe, con Amnesty International che ha accusato Mosca dell’uso ripetuto di bombe a grappolo negli attacchi alle zone residenziali della seconda città dell’Ucraina, Kharkiv.

La Ong con sede a Londra ha detto di aver scoperto prove dell’uso di bombe a grappolo 9N210 e 9N235, vietate dalle convenzioni internazionali.

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