La tecnologia sta facendo grandi passi in aiuto all’umanità per contrastare il surriscaldamento globale, specialmente nella trazione elettrica con il motore elettrico vitesco e la realizzazione di batterie con autonomia fino a 1000 Km (BMW).
di Giuseppe Pignatale (*)
In questo articolo presentiamo il motore elettrico vitesco (vedi immagine di anteprima).
Si tratta di un’unità del tipo EESM (externally excited synchronous motors), cioè un motore sincrono ad eccitazione esterna. Non richiede l’utilizzo di terre rare ed è espressamente pensato per essere più efficiente delle unità PMS (Permanent Magnet Synchronous), soprattutto alle alte velocità, come quelle autostradali. I veicoli elettrici dispongono, oggi, di un’autonomia maggiore rispetto al passato. Secondo la società, queste unità possono fare la loro parte nel contribuire ad aumentare ulteriormente le percorrenze delle vetture a batteria.
Vale la pena notare che non è solo Vitesco a vedere dei vantaggi nell’utilizzo di questa tecnologia sulle auto elettriche. Anche l’eDrive di quinta generazione di BMW, presente sui modelli iX3, i4, iX, i7 e iX1 , adotta questa soluzione tecnica. Oltre alla maggiore efficienza alle alte velocità, i motori elettrici EESM – come accennato in precedenza – non richiedono l’utilizzo delle terre rare. Infatti, al posto dei magneti dispongono di bobine. Questo significa anche abbassare i costi complessivi delle unità visto che le terre rare sono costose e difficili da reperire.
In aggiunta a tutto questo, le nuove unità di Vitesco sono anche maggiormente sostenibili in termini di loro produzione, proprio in virtù del fatto che non è necessario “mettere in conto nel bilancio complessivo” anche l’estrazione delle terre rare.
Dunque, Vitesco ha deciso di produrre una nuova linea di propulsori basati su questa tecnologia. Includeranno anche tutta l’elettronica di potenza e saranno compatibili con le trasmissioni già realizzate dall’azienda per le altre sue unità. Un progetto interessante. Non rimane che attendere per capire esattamente quali caratteristiche avranno questi propulsori.
(Fonte: https://www.supersapiens.it/forum/index.php/scienze/tecnologie/il-motore-elettrico-vitesco-motore-del-futuro-nella-trazione-elettrica)
(*) Giuseppe Pignatale è nato a Taranto il 18/05/1959. Si è diplomato con ampi voti presso l’Istituto Tecnico Pacinotti nel 1978. Avendo, nel frattempo, brevettato l’accumulatore al solfato di magnesio, da impiegare nella trazione elettrica, partecipava, fine novembre 1978, alla Esposizione Internazionale delle Invenzioni di Ginevra vincendo una medaglia d’argento. All’età di 16 anni, per hobby si appassionava allo studio delle pile e, attraverso le sue ricerche, realizzava un accumulatore al Solfato di magnesio(MgS04). Il 1 ottobre 1979 si è arruolato come Allievo Sottufficiale dell’Aeronautica Militare a Caserta. Giunto al massimo della carriera di sottufficiale dell’Arma Azzurra, si è congedato con il grado di Primo Maresciallo il 27 luglio 2015. Ora, con lo spirito del militare in congedo, è impegnato nel sociale, contribuendo al miglioramento sociale, morale, tecnologico e complessivo della società attuale. Tra le sue attuali iniziative, è autore del sito Web Supersapiens.it – Promozione Sviluppo Globale BENESSERE, un portale culturale con forum.