Eucaristia e Laudato Sì: il Creato trova la sua maggiore elevazione

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

Di

Editoriale

di Antonino Giannone

Nel giorno del Corpus Domini, i fedeli cristiani seguono in processione il Santissimo.

Quando eravamo bambini 65/70 anni fa e poi da ragazzini, seguivamo la processione con le Nonne e con le Mamme. Nel giorno del Corpus Domini, oggi 2022, abbiamo seguito la processione dalla Cattedrale di Bari, dietro a S.E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto.

Abbiamo registrato una larga partecipazione di popolo, ma anche di giovanissimi delle generazioni Zeta e Alfa, purtroppo c’erano pochi Millennials, i nati prima del 1995!

Siamo sempre convinti da anni che l’Emergenza educativa sia una priorità della nostra società. Quindi suggeriamo che tra le priorità del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) dovrebbero esserci progetti per la Formazione che facciano fronte all’emergenza educativa dell’Etica della Responsabilità perché una nuova classe dirigente possa affrontare le complesse situazioni della società post pandemia Covid 19 e post guerra in Ucraina, con i nuovi rapporti geopolitici, che sono già in fase di evoluzione da diversi mesi, in particolare dal 24 Febbraio giorno dell’invasione dell’Ucraina, da parte delle forze armate della Russia del suo Presidente Vladimir Putin.

Riportiamo quindi quanto è riportato sull’Eucarestia nella Laudato Sì di Papa Francesco perché l’Enciclica, oltre che un pilastro della Mission culturale del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana/Fiorentino Sullo, è anche un pilastro del programma e dei valori etici del nuovo Partito Verde è Popolare (www.verdeepopolare.it) di cui è Presidente l’On. Gianfranco Rotondi.

Dall’Enciclica “Laudato Si” riportiamo quanto è scritto a proposito dell’Eucaristia*

“Nell’Eucaristia il creato trova la sua maggiore elevazione” (LS 236)

L’Enciclica “Laudato Si” è accettata non solo dai cristiani, ma dagli ambientalisti e laici ispirati cristianamente, come una bussola morale e spirituale per guidarci in questo nostro tempo,

Ci siamo resi conto, in effetti, che essa ha la capacità profetica di indicare una profonda revisione della vita personale e collettiva. Insieme con il Papa, la Chiesa e tutti gli uomini di buona volontà, vogliamo intraprendere un “viaggio” di trasformazione e di azione, fatto non tanto di parole, ma soprattutto di azioni concrete e improcrastinabili.

Questo “viaggio” richiede un cambiamento!

Da questa crisi nessuno di noi deve uscire uguale. Vogliamo andare passo dopo passo, aiutare i deboli, persuadere i dubbiosi, immaginare nuove soluzioni e impegnarci a portarle avanti.

“In larga parte è l’uomo che prende a schiaffi la natura, continuamente. Noi ci siamo un po’ impadroniti della natura, della sorella terra, della madre terra. Un vecchio contadino una volta mi ha detto: ‘Dio perdona sempre, noi gli uomini perdoniamo alcune volte, la natura non perdona mai, se tu la prendi a schiaffi lei lo fa a sua volta. Credo che noi abbiamo sfruttato troppo la natura”. **

L’obiettivo è chiaro: costruire, nel prossimo decennio, un mondo dove si possa rispondere alle necessità delle generazioni presenti, includendo tutti, senza compromettere le possibilità delle generazioni future.

L’Eucaristia, atto di amore cosmico

Siamo convinti che la liturgia è una scuola di ecologia integrale. Quando noi celebriamo l’Eucaristia, portiamo con noi tutte le creature della terra, siamo i “sacerdoti della creazione”.

Nella sua Enciclica, Papa Francesco afferma che “nell’Eucaristia il creato trova la sua maggiore elevazione. La grazia, che tende a manifestarsi in modo sensibile, raggiunge un’espressione meravigliosa quando Dio stesso, fatto uomo, arriva a farsi mangiare dalla sua creatura. (…) . Nell’Eucaristia è già realizzata la pienezza, ed è il centro vitale dell’universo, il centro traboccante di amore e di vita inesauribile. Unito al Figlio incarnato, presente nell’Eucaristia, tutto il cosmo rende grazie a Dio. In effetti l’Eucaristia è di per sé un atto di amore cosmico (…). L’Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato. Il mondo, che è uscito dalle mani di Dio, ritorna a Lui in gioiosa e piena adorazione” (LS 236).

L’Eucaristia è rendimento di grazie.

Prendiamo coscienza dei doni che riceviamo e ci rapportiamo con la creazione che ci circonda con: meraviglia, ammirazione, stupore davanti ad un mistero che ci supera, che è più grande di noi; e questo si traduce nella lode. Coltiviamo il “grazie” in ogni momento… benediciamo… ci facciamo capaci di riconoscenza e gratitudine. La gratitudine ci porta a guardare all’altro con amore; quando ringraziamo per i benefici ricevuti, siamo spinti alla gratuità e alla solidarietà.

L’Eucaristia è riconciliazione

Lo sfasamento dei valori, una falsa idea di libertà, il consumismo compulsivo, nuove schiavitù, ci condizionano. Impariamo a scovare i condizionamenti occulti, a lottare contro il disinteresse e l’indifferenza…Per questo vogliamo: puntare al necessario, alla dignità dell’uomo, prendere coscienza e discernere, puntare alla vera libertà (cfr. LS 205), assumere la propria responsabilità. Coltiviamo la sobrietà (cfr. LS 222: godere con poco), andiamo all’essenziale, evitiamo l’accaparramento delle cose e le spese inutili, superflue… diamo il giusto valore al cibo, alle cose…

Verifichiamo il nostro rapporto con i consumi, i risparmi, i debiti e le donazioni; approfondiamo le nostre conoscenze dei meccanismi economici (pregi e difetti), alfine di apportare i cambiamenti necessari per vivere la solidarietà e costruire fraternità.

L’Eucaristia è comunione

Ricerchiamo tutti insieme il bene comune per concretizzare l’amore e renderlo vero, espansivo e inclusivo. L’amore cura, guarisce e fa bene. Una società sana è quella che si prende cura della salute di tutti

Ci prendiamo cura gli uni degli altri e dell’ambiente naturale che ci circonda, per dare una risposta piena di amore alla crisi attuale. Sappiamo bene che “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio- ambientale” (LS 139).

Creiamo comunità attorno a noi, un tessuto sociale, uno scambio. Costruiamo alleanze. Lavoriamo in sinergia con altri… creiamo reti di relazione (unione di forze e unità di contributi) … approfondiamo la conoscenza delle varie associazioni che sono attorno noi, quali servizi offrono, quali sono le loro finalità. Sviluppiamo la capacità di incontrare l’altro e di ascoltarlo.

L’Eucaristia è atto d’amore

Coltiviamo gesti di amore, di attenzione, di cura, di tenerezza…Coltiviamo gesti nei confronti della creazione. Facciamo attenzione allo spreco, all’acqua, alla raccolta differenziata…

Coltiviamo le relazioni in famiglia (genitori, figli, parenti, amici, confratelli), dedichiamo del tempo a noi stessi e agli altri (impariamo ad utilizzare delle parole come “permesso”, “scusa”).

“L’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore” (LS 231).

Impariamo a condividere, servire, essere solidali. Viviamo la fraternità e la fraternità universale (LS 228). Nell’Eucaristia siamo fatti voce di ogni creatura.

Quando celebriamo l’Eucaristia, facciamo salire a Dio tutto il dolore del mondo, la voce di tutti quelli che gridano verso Dio. Con il pane e il vino, innalziamo a Dio il grido della terra e il grido dei poveri (cfr. LS 49). Prendiamo coscienza della sfida educativa; in modo particolare coltiviamo in famiglia le prime abitudini di amore e di cura per la vita (cfr. LS 213).

L’Eucaristia è trasformazione

La sfida che ci attende è quella di trasformare l’attuale tempo segnato dalla sofferenza per la pandemia in occasione per la nascita di un nuovo modo di vivere, compassionevole, solidale verso gli altri, specialmente i poveri, e con una relazione più armonica con la creazione, nostra casa comune.

Conclusione: chiediamoci come trasformare le diverse forme di relazione nel mondo del lavoro (colleghi, dipendenti, clienti, fornitori, cittadini, ecc.), per creare rispetto, armonia, attenzione, ecc.

Valutiamo quale servizio “politico” possiamo offrire, puntando a valori che possano essere condivisi da più persone possibili per ri-costruire la Polis?

Come possiamo operare politicamente per realizzare un miglioramento del Bene Comune?

In queste note, che sono limitate al significato dell’Eucaristia nella Laudato Sì, ritroviamo importanti valori di riferimento che ispirano il programma di Verde è Popolare e Soci di ben 400 Circoli che sono stato costituiti durante l’anno  (www.verdeepopolare.it)

Prof. Leadership and Ethics

* In corsivo sono frasi riportate dalla Laudato Sì di Papa Francesco.

**cfr. Papa Francesco, Udienza generale, 9 settembre 2020.

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