Il primo discorso della nuova premier di Francia

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Elisabeth Borne, davanti all’Assemblea nazionale, ha pronunciato il suo discorso di politica generale senza chiedere in seguito il voto di fiducia dei deputati e toccando molti punti, dall’ecologia al potere d’acquisto e alla riforma delle pensioni.

Elisabeth Borne

 

AGi – La prima ministra francese, Elisabeth Borne, si è presentata davanti all’Assemblea nazionale e ha pronunciato il suo discorso di politica generale senza chiedere in seguito il voto di fiducia dei deputati e toccando molti punti. Partendo dall’ecologia, Borne ha promesso che la Francia “sarà il primo Paese europeo a uscire dalle energie fossili” e una delle misure annunciate per raggiungere l’obiettivo è la nazionalizzazione completa dell’Edf, la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia.

La Prima ministra ha poi parlato del potere d’acquisto, definito “la prima sfida a cui rispondere” e sostenendo che le vie per rivalorizzarlo sono “la piena occupazione e la transizione ecologica”, ma confermando anche una misura immediata, ovvero la soppressione del canone televisivo a partire da questa estate.

Sempre a questo proposito, l’inquilina di Matignon è tornata a parlare della riforma delle pensioni voluta dalla maggioranza presidenziale, ribadendo che “il modello sociale francese è un paradosso, perchè è uno dei piu’ generosi e uno di quelli in cui si lavora meno” e che quindi “è necessario lavorare di più per la prosperità del Paese”.

Sul piano economico, l’ex ministra del Lavoro ha evocato “l’indipendenza energetica e agricola”, proponendo di “ridurre ulteriormente le imposte sulla produzione e di sopprimere il contributo sul valore aggiunto delle imprese a partire dalla legge finanziaria 2023” e di “costruire insieme una legge di orientamento per l’agricoltura”. Altra priorità del governo sarà l’infanzia.

“Nei primi mille giorni, risponderemo alle preoccupazioni dei genitori. Il mio governo vuole mettere in piedi un servizio pubblico per la prima infanzia, offrendo 200.000 posti mancanti negli asili nido. Vogliamo soluzioni accessibili finanziariamente e comode per le famiglie“, ha affermato Borne. Sul piano della salute, la premier ha assicurato che dal prossimo settembre cominceranno delle consultazioni per lottare contro il problema dei deserti medici, parlando in particolare del “reclutamento di 50.000 infermieri e assistenti entro il 2027”.

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