“Nelle feste di Genovese aberrazione e abusi”

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La procura di Milano ha chiesto di condannare a 8 anni l’imprenditore accusato di aver abusato di una 23enne e di una 18enne durante party a base di droga e sesso estremo.

© Minichiello / Agf – Ylenia De Meo, una delle accusatrici di Alberto Genovese

 

AGI – La procura di Milano ha chiesto di condannare a 8 anni di reclusione Alberto Genovese imputato con il rito abbreviato di due presunti episodi di violenza sessuale ai danni di altrettanti giovani ragazze: una 23enne a Villa Lolita a Ibiza nel luglio 2020 e una 18enne nell’ottobre successivo a Milano nell’attico Terrazza Sentimento.

L’imprenditore del web è anche accusato di detenzione e cessione di cocaina e ketamina con le quali avrebbe stordito le vittime. La richiesta di pena è stata formulata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella con i sostituti Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini al gup Chiara Valori.

Genovese ha “superato scientemente il limite del consenso” con le due ragazze che avrebbe violentato perché “era abituato a prendersi tutto e ad avere tutto”. È quanto, in sostanza, hanno sostenuto i pm milanesi nella requisitoria culminata con la richiesta di pena a 8 anni di reclusione per l’ex imprenditore del web.

Abusi che secondo l’accusa – sarebbero maturati in un “quadro di aberrazioni condivise” dove “anche gli ospiti delle sue feste”, tra cui le due giovani vittime, “sapevano che si faceva uso di droga e si praticava sesso estremo”

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