L’imprevedibilità della vita. L’opinione di Vincenzo Punzo

Arte, Cultura & Società

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Come è ben noto, nelle mie riflessioni non c’è spazio per il pessimismo o per una facile moralità, con tutti voi lettori ho sempre condiviso, con una certa sensibilità, gli aspetti della vita, anche la crudele realtà che stiamo vivendo in questi tempi.

Il covid 19 ci ha coinvolto in una pandemia globale sgretolando tutte le nostre certezze, in soli ventisette mesi ha provocato nel mondo oltre sei milioni di persone decedute ed ora la guerra minaccia il cuore dell’Europa rievocando scenari di conflitti mondiali che pensavamo superati per sempre Come se non bastasse ogni giorno ci confrontiamo con disastri ambientali: lo scioglimento dei ghiacciai, la siccità e con le tantissime guerre sparse sul nostro pianeta, spesso a causa di queste sono a rischio le materie prime e abbiamo terre martoriate da veleni tossici. Pensate che sono trascorsi cinquant’anni dalla guerra del Vietnam e ancora oggi metà di quelle terre sono sterili, senza considerare le pesanti conseguenze sulla salute della popolazione, così la stessa storia si ripete in terra ucraina, ancora più avvelenata … a confronto la terra dei fuochi è il giardino dell’Eden!

Per concludere queste nefaste notizie, il 10% della popolazione mondiale divora il 90% dei beni mondiali con risultati devastanti e disumani: sono due miliardi di nostri fratelli, se li consideriamo tali, che vivono con meno di due euro al giorno. È quindi chiaro che ricchezza e povertà viaggiano su due rette parallele: la ricchezza viaggia sempre più in alto, la povertà sempre più in basso.

Per l’uomo è difficile trovare un equilibrio e allora per fortuna ci pensa madre natura; infatti, da mesi siamo tutti sulla stessa zattera non per remare insieme, ma per riflettere che i soldi non sono un fine ma un mezzo. Un antico saggio diceva: se voglio stare bene io, in primis deve stare bene il mio vicino di casa.

Non bastano uomini e donne di buona volontà e cristiani mossi dalla fede e dall’amore per risolvere i tanti problemi.

Ci si augura però che di fronte a tanta disumana realtà si creino fondamenta su cui costruire un nuovo modo di vivere e relazionarsi, con la consapevolezza che ogni evento, anche il più negativo, deve portare sempre spunti di riflessione, ma nello stesso tempo non ci si deve abituare alle brutte notizie.

La vita è un equilibrio sopra la follia-.

Vincenzo Punzo (*)

 

Savona, 15 luglio 2022


(*)

Gentili lettori,

sono onorato di poter pubblicare in questa sede tramite l’amico ing. Antonio Rossello e ringrazio il direttore, dott. Antonio Peragine, per l’opportunità e la fiducia accordatami.
Anche se non è così rilevante, mi presento: sono Vincenzo Punzo un semplice dilettante che da oltre 20 anni scrive, utilizzando ancora carta e penna, su argomenti di varia natura: da quelli più effimeri a quelli più importanti. Lo scopo che mi prefiggo è che ogni argomento diventi motivo di riflessione e condivisione, unendo i lettori in un colloquio virtuale e che susciti anche una semplice emozione.
Mi auguro che tutto ciò accada anche con voi lettori de Il Corriere Nazionale anche se non abbiamo il piacere di conoscerci personalmente. L’importante però non è l’uomo, ma quello che riesce a trasmettere e la sua capacità di filtrare il buono dal meno buono.

Un caloroso saluto a tutti voi.

Vincenzo Punzo

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