In queste settimane in occasione della rubrica “L’Innocenza Violata”, con l’avv.Miraglia si sono affrontate una serie di problematiche, precisamente vere e proprie piaghe umane, sociali e giuridiche, come i bambini strappati, l’alienazione parentale, il prelievo coatto del minore e le false accuse.
Avvocato, dopo aver analizzato tutte queste problematiche, le pongo le stesse domande che lei ha riportato nella lettera aperta all’allora vice premier Di Maio, quando fu annunciata la commissione in seguito ai fatti di Bibbiano, coinvolgendo altresì il ministero della Famiglia.
Domande che le rivolgo visto che, a quanto pare, non hanno ancora avuto risposta:
“Chi risarcirà questi genitori? Chi restituirà loro i figli? Ma soprattutto, a questi bambini, alcuni ancora piccoli, in altri casi adolescenti, chi dirà la verità? Chi dirà loro che vivono da anni insieme ad estranei, lontani dai genitori, dai nonni, dagli amichetti di scuola perché qualcuno ha voluto guadagnare sulla loro pelle? Chi lo farà? E con che metodo, poi?”
“Probabilmente alle mie domande, visto che ad oggi sono rimaste senza risposta, né Di Maio e né le istituzioni a cui erano rivolte sono capaci di rispondere.
Sottolineo, e non me ne voglia l’attuale ministro degli esteri Di Maio, che il suo interessamento per le vicende di Bibbiano era solo un interesse politico.
Probabilmente voleva guadagnarsi qualche articolo sui quotidiani.
Uno dei problemi principali è proprio quello di spiegare a questi bambini, che magari hanno vissuto nella convinzione di aver subito degli abusi, e che quindi era giusto l’allontanamento dai due genitori mostri, fargli capire che era stato tutto inventato in nome del dio denaro.
Voglio concludere questa intervista ringraziando Rita Lazzaro, soprattutto per il coraggio di aver affrontato un tema così importante e anche proponendo, modestamente, uno spunto per migliorare il nostro sistema minorile.
Formare in modo adeguato i giudici che devono occuparsi delle dinamiche familiari e delle relazioni e della tutela del minore.
Vigilare in modo estremo sul conflitto di interessi dei vari giudici onorari e soprattutto voglio fare mio un concetto del Giudice Falcone seguire i soldi perché è inconcepibile che in uno Stato di diritto come il nostro, non sapere quanti minori sono affidati ai servizi sociali, quanti collocati in casa famiglia, quante case famiglia ci sono sui territori italiani, chi sono i gestori delle case famiglia.
Non avere un registro delle ispezioni nelle case famiglia e soprattutto quanti soldi girano intorno agli affidamenti dei minori”.
Onorata di aver intervistato “un figlio della luce”, usando le parole di Monsignor Viganò, con la speranza che le sue, le nostre battaglie, diventino altresì quelle delle istituzioni e non solo a parole ma anche e soprattutto coi fatti.
Rita Lazzaro