À l’ultimo segnale che arriva dalla Silicon Valley: le aziende tecnologiche si trovano nel mezzo di una recessione del mercato e sono costrette a rivedere le loro politiche in fatto di assunzioni. Che vuol dire previsioni fosche sul futuro,
di Alessio Nisi
– Il quartier generale di Google
AGI – Google di Alphabet sospenderà le assunzioni per due settimane, la settimana scorsa i manager avevano parlato di un rallentamento del ritmo delle assunzioni per il resto dell’anno. In un’email inviata ai dipendenti e visionata da The Information, Prabhakar Raghavan, vicepresidente senior di Google, ha dichiarato che la pausa delle assunzioni non avrà ripercussioni sulle offerte già estese ai candidati, ma che Google non farà nuove offerte finché la pausa non sarà terminata. “Utilizzeremo questo tempo per rivedere le nostre esigenze di organico e allinearci su una nuova serie di richieste di personale prioritarie per i prossimi tre mesi”, ha dichiarato Raghavan.
Quello di Google è l’ultimo segnale che arriva dalla Silicon Valley: le aziende tecnologiche si trovano nel mezzo di una recessione del mercato e sono costrette a rivedere le loro politiche in fatto di assunzioni. Che vuol dire previsioni fosche sul futuro.
L’aumento dei livelli di inflazione, dei tassi di interesse e i timori di una recessione incombente hanno portato una sfilza di società tecnologiche ad annunciare di recente di voler rallentare le assunzioni o addirittura di tagliare il personale.
Tra le società tecnologiche che hanno annunciato licenziamenti ci sono Netflix e Coinbase. GoPuff, una startup di consegne ultrarapide, ha recentemente notificato agli investitori che prevede di tagliare il 10% della sua forza lavoro globale e chiudere dozzine di magazzini negli Stati Uniti. Microsoft poi ha anche confermato all’inizio di questa settimana che taglierà un piccolo numero di posti di lavoro, anche se prevede di continuare ad assumere.