Il circo contemporaneo è virtuosismo del corpo: intervista a Camara Ahmed Moussa

Arte, Cultura & Società

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Di Daniela Piesco

Nell’immaginario collettivo il circo è rappresentato dagli animali in gabbia o in pista, dai tendoni colorati, dagli acrobati che volteggiano a metri da terra. Pochi sanno che il circo, dalla seconda metà del 1900 con il fenomeno del noveau cirque francese, ha avuto una vera e propria svolta contemporanea, avvicinandosi al mondo del teatro, combinando le sue discipline più classiche e ricche di magia a quelle più tradizionali del palco, come il mimo e la danza.

Per avere un’idea di cosa sia il circo contemporaneo dobbiamo aggiungere un pizzico di stile retrò all’immagine del circo tradizionale e pensare a uno spettacolo che si presenta già di per sé indipendente e completo.

Non ci sono più i diversi atti che costituiscono lo spettacolo completo con l’alternanza delle varie discipline (acrobazia, giocoleria, clownerie,…). Non è più il circo dipinto ne ‘La strada di Fellini’; dobbiamo piuttosto immaginare l’uomo-artista che porta al centro della scena le sue debolezze e i suoi limiti oltre che il suo livello acrobatico, con una regia e una sceneggiatura che supportano e definiscono la traccia dello spettacolo.

In effetti oggi le arti sfuggono alle definizioni rigide, e i generi si mescolano. Ma il circo contemporaneo è essenzialmente virtuosismo del corpo .Un corpo quasi sovrannaturale, che si muove come nella danza e ci racconta qualcosa come nel teatro, ma possiede tecniche che gli sono proprie, permettendogli di volare al trapezio, o compiere acrobazie, o di manipolare magicamente oggetti di vario genere.

Spesso le persone del circo non sono ben viste, a causa di un’attenzione verso gli animali che forse dimentica uomini e donne che svolgono un lavoro impegnativo, non comune.

Ho deciso di conoscere  il vero volto di un artista circense e di cerare  di capire, dietro la maschera ,che cosa indossa ma soprattutto vorrei raccontare quando l’acrobata smette il suo numero  tra i problemi di una quotidianità a noi sconosciuta..

Ecco il mio incontro con Camara Ahmed Moussa direttore artistico della compagnia Symbons Cirque, membro fondatore della Compagnie Cirque de Côte d’Ivoire, membro fondatore della Compagnie Arts et Corps, membro del Vogo Gruppo Sutra,
membro della Compagnie la Singulière in Francia per la creazione di AmalgameS

L’intervista

Il circo contemporaneo è un mix di circo, teatro, danza, musica suggestioni, forme d’arte varia. Qual’e’ l’elemento che non può mancare e che accomuna tutte queste cose perché si possa parlare di “circo contemporaneo” e non di “arte contemporanea”? Cosa non deve mancare?

Come hai detto il circo contemporaneo è un misto di danza, teatro, musica, slam e altri tipi di arte che si associano alle attività del circo.
Per trovare le origini del circo contemporaneo dobbiamo andare in Francia, dove nel 1972 venne creato il Centre de Formation des Arts et Techniques du Cirque e Mime dall’attrice Sylvia Monfort e dall’addestratore di cavalli Alexis Gruss. Qui, oltre alle tradizionali discipline circensi, venivano insegnate anche le tecniche del teatro, della danza e del mimo. Su queste basi si formarono circhi innovativi, come ad esempio il newyorkese Big Apple, che sovvertivano le regole del circo come noi oggi lo intendiamo. Dunque il circo contemporaneo esisteva già ma l’idea non era ancora ben sviluppata in tutto il mondo. Oggi il circo c’è! Sono diversi gli ambiti in cui gli artisti fanno ogni sforzo per approfondire ulteriormente la loro conoscenza per partorire nuovi spettacoli e creazioni artistiche.Ebbene per rispondere alla tua domanda:sono tutte queste discipline che rendono il circo ancora più contemporaneo straordinario e dobbiamo abbandonare l’idea del circo come “maltrattamento di animali ‘
perché sono pochissime oggi giorno le aziende che utilizzano gli animali per compiere atti circensi, perché sono a favore della lotta agli abusi sugli animali alla lotta per l’ecologia e alle Associazioni che nascono per difendere i diritti degli animali . Questo è ciò che ha causato il cambiamento totale del circo ed è per questo che il circo contemporaneo ha diritto ad avere davvero il suo posto nell’ambiente culturale e artistico.
I codici e le regole degli artisti circensi sono completamente in continua evoluzione perché nel mondo in cui viviamo, tutte le attività e tutte le pratiche dell’arte artistica cambiano molto rapidamente con l’evoluzione di Internet, con l’evoluzione delle nostre conoscenze umane e noi artisti stiamo sempre a cercare di accogliere e raggiungere la perfezione, quindi se dobbiamo parlare di qualcosa che manca oggi nel circo contemporaneo non posso dire cosa. Perché l’ambiente artistico del circo è davvero infinito.
In realtà solo lo spettatore può notare una mancanza in uno spettacolo perché ogni spettatore ha un’idea preconcetta di esso e dunque può godersi lo spettacolo o anche non apprezzare una parte dello spettacolo, oppure apprezzare l’intero spettacolo e continuare a parlarne per parlarne per giorni e giorni senza fermarsi.

Quello che dici è verissimo difatti negli spettacoli a cui ho assistito ho sempre notato una propensione a rompere gli schemi, a non badare a regole, a sorprendere il pubblico, a volte spiazzandolo totalmente. Una sorta di anarchia artistica. Credo anche il circo, come altre opere artistiche tenda a rappresentare la situazione attuale vista tramite gli occhi dell’artista stesso, a rappresentare la precaria situazione umana ed emotiva dell’epoca contemporanea. Credi che si possa trarre dagli spettacoli proposti una lettura della realtà? Se sì, che realtà ne esce?

Si deve sempre collocare l’arte ben dentro la società, il tempo e le città della nostra vita.
Ogni artista ,in qualsiasi campo, è stato ispirato da una storia vera , dall’ ambiente in cui vive e dalla propria esperienza di vita quotidiana.
Ci sono creazioni artistiche che nascono leggendo un libro sia esso un romanzo o un libro di storia .Molti artisti si ispirano alla lettura proprio per creare personaggi per uno spettacolo fondato sulla storia che li ha segnati.
La realtà è da sempre una grande ispirazione: l’artista ha tante possibilità per creare uno spettacolo perché nel mondo in cui viviamo ci sono molti argomenti su cui possiamo lavorare quali l’ emancipazione femminile, la guerra, le crisi politiche, i soldati -bambini,i rifugiati , l’amore,la pace,l’ immigrazione, l’ ecologia, le donne maltrattate, il diritto al riconoscimento della comunità LGBT, la famiglia, la schiavitù, il razzismo.
L’ artista ha la possibilità di trarre ispirazione da tutto questo per trasmettere il suo messaggio di pace, amore e riconciliazione!

Per chi, come noi, è stanziale, è difficile immaginare la vita delle persone che, per il loro lavoro, si spostano da una parte all’altra del mondo. Di solito, in quali paesi e città fai tappa e quanto tempo rimani?

Si,hai ragione siamo in continuo movimento.. Faccio molti viaggi in diverse città e in diversi paesi europei e africani .Il tempo di permanenza è molto variabile posso stare per un mese o due mesi ,due settimane una settimana, oppure per due giorni, o solo per un giorno, dipende molto dal festival o dallo spettacolo a cui devo partecipare.Ma il viaggio fa parte del nostro essere arte per trasmettere il messaggio di pace e di ‘amore, l’artista è fatto per questo! Siamo la voce dei senza voce!

Qual’ è Il numero più difficile che hai dovuto sostenere durante la tua vita d’artista? L’imprevisto più rischioso che ricordi?

Ci sono un bel po’ di eventi rischiosi come dici tu che ho vissuto quando mi sono esibito in paesi in cui c’era la guerra. Ricordo che mentre facevo il tour con lo spettacolo ‘Clown senza confini dalla Spagna’ sono stato in paesi in guerra per fare spettacoli nei centri per i malati di mente, ho fatto spettacoli per orfani e lavorato in diversi quartieri per giovani in difficoltà. Vivere questi luoghi può essere stato difficile nella mia carriera artistica ma mi hanno aiutato molto ad essere forte moralmente e fisicamente,mi ha permesso di combattere nella vita, mi ha aiutato a confrontarmi con i giovani dei quartieri difficili.Con questi ultimi in particolare ho fatto dei laboratori circensi e di ballo per parlare anche della mia storia e per infondergli la forza e il coraggio di continuare a lottare per il proprio futuro, perché nella vita finché si vive, c’è sempre speranza.

Cos’è un artista di strada?

Un artista di strada è una persona che dà spettacoli in strada o crea opere d’arte principalmente in strada.
Lo spettacolo di strada consiste nell’esibirsi in luoghi pubblici, solitamente in cambio di moneta, a volte di altro bene. Questa forma di spettacolo,come abbiamo detto all’inizio dell’intervista è stata praticata in tutto il mondo fin dall’Antichità.
Oggi lo street artist ha un grandissimo valore perché in strada la popolazione ha la possibilità di vedere spettacoli a cui non avrebbe mai immaginato di assistere, spettacoli straordinari che non si vedono da nessun’altra parte ma solo ,ripeto per strada.
È per questo che le feste di strada sono sempre più sviluppate in tutto il mondo,non solo qui in Francia paese dove vivo ma anche in , Italia, Svizzera, Belgio e molti altri paesi dell’Unione Europea e anche in Africa.
Posso sostenere senza essere contraddetto che sia gli spettacoli che si svolgono in strada sia quelli in sala, hanno la stessa importanza nella nostra società culturale.Difatto non c’è più una grande differenza tra i due eventi, perché ogni spettacolo ha la sua peculiarità e il suo impatto nella nostra società.

Come è iniziata questa carriera? 

Ho iniziato a lavorare con il circo in Costa d’Avorio nel 1998 nel comune di Adjamé nel distretto di Bracodi, è in questo distretto che ho trascorso gran parte della mia infanzia perché lì è dove la mia famiglia.
Il circo arrivó in Costa d’Avorio grazie a l’ONG DICE/CEPA ,ufficio cattolico dei diritti dei bambini ,che era in partnership con i giovani del mondo ,con il circo del mondo e con il Cirque du Soleil.
È grazie a queste tre organizzazioni che ho iniziato nel mondo del circo, anche se mio padre Camara Koumandjan era già direttore artistico di una compagnia in Costa d’Avorio. Grazie a mio padre ho iniziato ad amare l’ambiente culturale e a guardare anche gli spettacoli in continuazione . È stato tutto questo che mi ha motivato ad intraprendere il percorso artistico ma ciò che mi ha colpito di più è stato senza ombra di dubbio il circo ed è per questo che ho intrapreso questa avventura.
Oggi il mio repertorio artistico è più ampio rispetto al passato : sono ballerino, cantante, percussionista, giocoliere, slammer, attore e musicista.
Ho partecipato a vari progetti artistici in Africa e qui in Europa, sono il direttore artistico della compagnia Symbons Cirque, e membro fondatore della Compagnie Cirque de Côte d’Ivoire, membro fondatore della Compagnie Arts et Corps, membro del Vogo Gruppo Sutra,
membro della Compagnie la Singulière in Francia per la creazione di AmalgameS

Svelaci una curiosità: come ti senti il ​​giorno dello spettacolo?

Quando devo salire sul palco per uno spettacolo non mai stressato : sto bene moralmente e fisicamente e mi concentro su quello che devo fare.In particolare prima della performance trascorro molto tempo ad ascoltare tanta musica , mi lascio andare con le mie emozioni per poi dare il meglio di me.

Infine : street- artist si nasce o si diventa ?

Lo devi sentire dentro,puoi nascere con questa vocazione o puoi sentirla nel corso della tua vita e decidere di diventare uno street artist.L’importante è assecondare le proprie aspirazioni.

https://www.facebook.com/moussa.camaraahmedmoussa

 

Altre informazioni sull’artista:

Ahmed Moussa CAMARA è nato in Costa d’Avorio. Inizia la sua formazione da
circo nel 1998 con BICE/CEPA formandosi successivamente nel l Cirque du Soleil in collaborazione con Jeunesse du Monde e Cirque du Monde, come giocoliere, nel comune di Adjamé ( distretto di Bracodi).
Con il gruppo VOGO SOUTRA nel 2006 impara lo slam e nel 2008 inizia la sua formazione di danza contemporanea con coreografi del calibro di Georges Momboye, Andrey ( danza sperimentale,)e il gruppo Vogo Soutra, Camara Koumandian.
È stato in tournée per 7 anni con Clown sans Frontière (Spagna) con il quale ha viaggiato
il mondo per riportare il sorriso alle persone che vivono guerre e conflitti.
Si esibisce in diversi spettacoli e festival in Europa e nel mondo ( Dubai, Francia,
Africa etc)
Nel 2017 è tra i primi 5 finalisti di un Famoso talent show in ‘Africa .
È direttore artistico della compagnia Symbons Cirque e membro fondatore della Compagnie Cirque de Côte d’Ivoire, membro fondatore della Compagnie Arts et Corps.
Attualmente vive e lavora in Francia con l’Associazione Djinamori che desidera condividere la sua passione per il circo e in particolare giocoleria con le comunità, i bambini e l’approfondimento della creazione di spettacoli.
È stato anche invitato a “La nuit Blanche” a Parigi e si esibisce con altri
artisti circensi con i quali attraversa la Francia (Tolosa, Rouen, Orleans…).
Si è esibito 3 volte alla Prison des Mineurs de Lavaur (81) dove parla della professione circense con i giovani detenuti.
Interviene anche in diversi quartieri in difficoltà della Francia per parlare di circo e realizza laboratori di danza ,musica ,slam e giocoleria.

Daniela Piesco Co-Direttore Radici

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Stampa Parlamento 

 

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