L’Opec+ ha raggiunto un’intesa su un aumento di 100.000 barili da settembre

Economia & Finanza

Di

I Paesi dell’Opec+ hanno sottolineato che “la capacità produttiva in eccesso è gravemente limitata” e ciò impone “grande cautela nella risposta per evitare strozzature dell’offerta”.

di Riccardo Bastianello

© Hu qingming / Imaginechina / AFP  –

 

AGI – È un aumento che ha deluso molti analisti quello di 100.000 barili al giorno deciso dall’Opec+, una quantità sufficiente a soddisfare per appena 86 secondi la domanda globale.

Il cartello dei Paesi produttori di petrolio aveva annunciato un incremento delle vendite dopo la visita del mese scorso in Arabia Saudita del presidente Usa Joe Biden e in molti si sarebbero attesi uno sforzo maggiore per dar seguito all’impegno della Casa Bianca di tenere sotto controllo il prezzo dei carburanti.

Ma la freddezza tra gli analisti è molta e alcuni di loro parlano di un aumento “insignificante”, se non di una vera e propria “offesa” nei confronti del governo americano.

“Un atto irresponsabile e scriteriato. Una decisione che avrà pesanti ripercussione sull’inflazione e sulla crescita mondiale, Italia compresa”, è il commento dell’Unione Nazionale Consumatori.

La decisione di un aumento così risicato ha non solo deluso le aspettative ma anche provocato l’effetto contrario rispetto a quanto desiderato visto che dopo la notizia dell’accordo il prezzo del greggio ha iniziato a salire, invece che a scendere, con il Brent che è tornato sopra i 100 dollari a barile e il Wti che invece viaggia sopra quota 95 dollari.

L’Opec+ in una nota ha sottolineato che non si tratta di una decisione arbitraria ma che “la capacità produttiva in eccesso è gravemente limitata” a causa del “cronico sotto-investimento nel settore” e che questo impone “grande cautela nella risposta per evitare strozzature dell’offerta”. 

Sembrano quindi per il momento falliti gli sforzi messi in atto dal governo americano per contenere il prezzo dei combustibili dopo che l’invasione della Ucraina da parte della Russia e le conseguenti sanzioni internazionali hanno fatto schizzare alle stelle il costo dell’energia.

Altri aumenti della produzione erano stati decisi già a luglio e agosto per 648.000 barili al giorno mentre prima di tale decisione l’Opec+ si era accordata per 432.000 barili al giorno come parte di un piano per riportare la produzione al livelli prepandemici. Il prossimo meeting dell’Opec+, è stato annunciato, si terrà il 5 settembre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube