Gli USA non vogliono Gaza epicentro dell’inferno mediorientale

Mondo

Di

L’escalation di violenza in Israele e Gaza non è una buona notizia per gli Stati Uniti, sempre più in affanno sullo scenario della multilateralità. Impegnati nel sostegno alla causa ucraina, ulteriormente allertatati per la crisi tra Cina popolare e Taiwan, dopo la mossa azzardata della Speaker della Camera, Nancy Pelosi, secondo le voci non condivisa dalla Casa Bianca, gli Stati Uniti non desideravano l’apertura di un nuovo fronte di tensione a Gaza. Ne è anche prova il fatto che gli indici interno di gradimento di Joe Biden, in drastico calo, si attestano attualmente al 33%. Nel contempo, Donald Trump sta rialzando la testa con una serie di messaggi di accusa, per quella che considera la politica estera scellerata a stelle e strisce.

Perché Israele ha intrapreso questa nuova offensiva, senza tenere troppo conto delle ragioni dello storico grande alleato di oltreoceano? Il ruolo americano sull’area ne esce ridimensionato? Intanto, le operazioni israeliane iniziate venerdì nell’enclave palestinese hanno ucciso 31 persone, tra cui sei bambini, secondo il ministero della Salute a Gaza. Il gruppo palestinese della Jihad islamica ha affermato domenica di aver lanciato razzi verso Gerusalemme.

Ancora una volta, Gaza sembra sul punto di cadere in guerra. E, come sempre, dietro le quinte, la mediazione egiziana e del Qatar, supportata dalle Nazioni Unite (ONU), sta lavorando per evitare il peggio. Gli USA paiono più che altro stare preoccupati alla finestra, per le ragioni sopra menzionate e per le spaccature vistose che cominciano a delinearsi al loro interno. Gli sviluppi successivi potranno fornire elementi più significativi per tracciare le importanti mutazioni degli equilibri geopolitici nell’area. Secondo gli analisti, le ripercussioni politiche e strategiche potranno avvertirsi anche su una scala più ampia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube