Sostituendo talvolta la conclusione tragica con un lieto fine, venne rappresentata in tutto il mondo fino a che venne sostituita nei gusti del pubblico dall’Otello di Verdi, alla fine del XIX secolo,
A partire dagli anni Cinquanta, grazie alla Rossini Renaissance, ‘Otello’ è apparsa di nuovo nei cartelloni dei teatri rivelando un’opera che mantiene intatta la sua validità: in particolare il terzo atto, comprendente la famosa ‘Canzone del Salice’, è ritenuta una delle più grandi creazioni rossiniane.
È curioso registrare come le uniche due opere musicali aventi per soggetto l’Otello di Shakespeare siano musicate da due operisti italiani: Rossini e Verdi. Ancor più curioso è il fatto che poste ai due estremi dell’Ottocento, rappresentino l’inizio e la fine dell’opera italiana ottocentesca, dall’epoca rossiniana a quella verdiana.
Questo mi sconvolge perché mi chiedo quale meccanismo scatti in una donna maltrattata per convincerla di questo, di come faccia una vittima innocente a sentirsi colpevole, quasi giustificando l’uomo che la uccide’-ha commentato di getto alla stampa giorni fa.
‘ Il mio Otello non è bianco o nero, è una persona che si sente non accettata dal mondo al quale appartiene la donna che ama: tutti gridano Viva Otello, ma lui avverte che è una frase vuota, che non corrisponde ad un sentimento reale. Un sentirsi estraneo che, penso, è una sensazione che tutti avvertiamo prima o poi o abbiamo avvertito nella vita. In Otello, però, questo scatena odio’.Quello che la turba profondamente è l’indifferenza, la grande insensibilità al dolore che prova la società di fronte ad un fatto cruento, come se ci fossimo abituati:
‘ Così ho pensato che oggi la tragedia di Desdemona si compirebbe davanti all’indifferenza generale di una società borghese estranea alla miseria e alla povertà.
‘ Per i toni e le atmosfere mi sono ispirata al film del 1998 Festen di Thomas Vinterberg, regista del gruppo Dogma 95 di Lars von Trier. Anch’io ho immaginato una cena di una famiglia borghese, quella del Doge, di Elmiro, di Rodrigo: tutto avviene intorno a un tavolo e Otello uccide Desdemona davanti a tutti, senza che nessuno faccia nulla per impedire la tragedia.