Sfogliamondo: lo spettro dell’uso delle armi atomiche evocato da Putin

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Sulle prime pagine della stampa internazionale la maggioranza dei commenti evidenzia la debolezza del leader russo di fronte al palese insuccesso dell’invasione dell’Ucraina, e il suo estremo tentativo di intimidire l’Occidente nella speranza molto remota che abbandoni Kiev al suo destino.

© Gavriil Grigorov / SPUTNIK / AFP
– Vladimir Putin

 

AGI – Lo spettro di un uso delle armi atomiche evocato da Putin attraversa le prime pagine di tutti i principali giornali internazionali, dove la maggioranza dei commenti evidenzia la debolezza del leader russo di fronte al palese insuccesso dell’invasione dell’Ucraina, e il suo estremo tentativo di intimidire l’Occidente nella speranza molto remota che abbandoni Kiev al suo destino.

In risalto anche l’aumento dei tassi deciso ieri dalla Fed e, sulla stampa americana, il procedimento penale aperto contro Trump dal procuratore generale di New York.

Washington Post 

Il rilancio di Putin con la minaccia nucleare e l’arruolamento di 300.000 riservisti è la notizia che domina la prima pagina del Washington Post. “Con le zoppicanti prestazioni militari della Russia in Ucraina, Mosca può contare solo sul suo arsenale nucleare per affermare il suo status di potenza globale”, rileva il Post, e sottolinea che il leader del Cremlino, “traboccante di risentimento e rabbia”, ha ormai inquadrato la guerra come uno scontro tra la Russia e i Paesi della Nato.

Biden ha reagito davanti all’assemblea generale dell’Onu con “una condanna insolitamente schietta” di un Paese membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ha fatto appello a tutti i Paesi perché si oppongano con fermezza alla Russia che minaccia il mondo: le azioni di Mosca “dovrebbero farvi gelare il sangue, chiunque siate, dovunque viviate, e qualunque cosa crediate” sono le parole del presidente americano che il giornale sceglie per il titolo. Spazio anche a un servizio sulle proteste scoppiate in Russia dopo il discorso di Putin e sulla corsa all’acquisto di biglietti aerei per lasciare il Paese.

Tra le altre notizie in evidenza, le accuse formalmente rivolte dal procuratore generale di New York Letitia James a Trump, a tre dei suoi figli e a dirigenti della sua società di aver alterato le valutazioni di proprietà e altri beni per ingannare creditori, assicuratori e autorità fiscali. Titoli anche sul nuovo rialzo dei tassi deciso dalla Fed, e sul crollo dell’arruolamento al Virginia Military Institute,la più antica accademie militari degli Usa, dove il numero dei cadetti è diminuito del 25%.

New York Times 

Putin “sfida l’Occidente con una velata minaccia nucleare”, ma “è all’angolo” secondo il New York Times, che nel titolo di apertura mette insieme il discorso del capo del Cremlino e la risposta che gli ha dato Biden con una durissima condanna davanti all’assemblea generale dell’Onu. “La portata e l’asprezza degli attacchi di Biden a Putin, sono state sorprendenti e sono apparse le più mirate contro un singolo avversario da parte di un presidente americano alle Nazioni Unite dal 2002, quando il presidente George W. Bush definì il governo iracheno di Saddam Hussein un ‘pericolo grave e crescente’”, sottolinea il Nyt.

Il giornale mette in fascia alta anche la decisione di una Corte di appello federale che, ribaltando le disposizioni di un giudice della Florida, ha autorizzato Fbi e Dipartimento della Giustizia a utilizzare a fini investigativi i documenti classificati sequestrati nella residenza di Trump a Mar-a-Lago, senza attendere le valutazioni del perito nominato su richiesta dell’ex presidente. Trump anche in un altro titolo, sull’azione penale promossa contro di lui dal procuratore generale di New York per manipolazioni fraudolente della valutazione del suo patrimonio col fine di frodare il fisco, ma anche le banche e le assicurazioni.

Wall Street Journal 

Due notizie si dividono la prima pagina del Wall Street Journal: le minacce nucleari di Putin e il rialzo dei tassi deciso dalla Fed. Quella del capo del Cremlino, scrive il Wsj, è “un’escalation disperata”, che “non impedirà all’Ucraina di continuare la sua offensiva militare e non dovrebbe dissuadere l’Occidente dall’accelerare i suoi aiuti militari alle forze di Kiev”. Tanto più perché i 300.000 riservisti mobilitati dal presidente russo “non sono truppe addestrate che possono correre immediatamente al fronte”, e perché questa mobilitazione parziale è un altro segno della debolezza interna di Putin, che non ha potuto spingersi fino alla mobilitazione generale perché ciò avrebbe significato l’arruolamento dei rampolli delle elite di Mosca e San Pietroburgo che lo sostengono.

Quanto al nuovo aumento dei tassi dello 0,75% approvato dalla Fed per contenere l’inflazione, il Wsj ritiene che si tratti di un preludio a ulteriori strette di politica monetaria: gli analisti finanziari prevedono che i tassi saranno portati al 4,6% entro la fine dell’anno prossimo, una previsione in peggioramento rispetto a quella di giugno, che indicava la soglia del 3,8%. Non sono ancora visibili sull’economia americana, secondo il quotidiano, le conseguenze dell’aumento del costo del denaro, e regna un clima di incertezza che rende difficile la programmazione degli investimenti. Facile attendersi, quindi, una persistente volatilità dei mercati. Spazio anche alla nuova contrazione delle compravendite di case negli Usa: in agosto sono diminuite ancora, per il settimo mese consecutivo, a caso dell’incremento del costo dei mutui, che hanno ormai raggiunto un interesse medio del 6%.

Financial Times

“Il rumor di sciabole di Putin è l’ammissione dell’enorme errore che ha commesso con l’invasione dell’Ucraina, ma le sue minacce nucleari non devono essere minimizzate: in caso di un errore si rischia la catastrofe”. Così scrive il Financial Times in un editoriale in cui il discorso del leader del Cremlino ha agitato l’arma atomica: l’unanime valutazione occidentale, sottolinea il giornale, è che si tratti di una prova della sua debolezza, di una sorta di riconoscimento che le armi fornite dagli Usa e dai Paesi della Nato all’Ucraina hanno cambiato le sorti della guerra permettendo la vincente controffensiva di Kiev. Ma le parole del presidente russo, scrive Ft, “a Washington e altrove ha fatto scattare l’allarme”.

Nella parte bassa della prima pagina, il quotidiano mette in risalto la campagna acquisti degli investitori francesi nel Regno Unito, dove ieri sono state concluse tre operazioni di grande rilievo: l’imprenditore Xavier Niel ha acquisito il 2,5% di Vodafone, Schneider Electric ha comprato Aveva, e Suez ha riacquistato la sua società di trattamento dei rifiuti.

The Times 

Invece che sul discorso di Putin, il Times titola la sua apertura sulla risposta di Biden che condanna la minaccia nucleare del capo del Cremlino e la sua “irresponsabile indifferenza” per la sicurezza globale. Secondo il giornale, il vero obiettivo del presidente russo è scoraggiare l’Occidente dal continuare le forniture di armamenti avanzati, specialmente l’artiglieria e i sistemi di puntamento che sono decisivi nell’avanzata degli ucraini e nella riconquista di vaste aree occupate dalle truppe d’invasione.

Una strategia che “non funzionerà”, perché “l’alleanza internazionale è forte e l’Ucraina è forte” ha detto la premier britannica Liz Truss nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu, cui il Times dà spazio. In prima pagina anche i piani del governo per migliorare l’assistenza sanitaria e garantire che i cittadini britannici ottengano un appuntamento col loro medico di base entro 14 giorni dalla richiesta.

Le Monde 

“Putin sotto pressione sceglie la fuga in avanti”, titola Le Monde, che sottolinea come il minaccioso discorso del capo del Cremlino sia stato pronunciato mentre le sue truppe sono costrette alla ritirata dalla controffensiva ucraina. Il giornale evidenzia in particolare i referendum sull’annessione alla Russia che si terranno dal 23 al 27 settembre nei territori occupati, “manovra che permette a Putin di rilanciare il ricatto nucleare per difendere ‘l’integrità territoriale’ del suo Paese”.

Ma nei Paesi occidentali appare chiara la “confessione di debolezza che c’è dietro queste dichiarazioni marziali”. In evidenza sul quotidiano francese anche le proteste in Iran per la morte di una giovane donna picchiata dalla polizia morale del regime perché non indossava in modo corretto il velo.

Le Figaro 

Le minacce dello “zar radiottivo”, come lo definisce il titolo dell’editoriale, campeggiano sulla prima pagina di Le Figaro. “Se fossero necessarie ulteriori prove che Vladimir Putin è con l’acqua alla gola per la sua avventura criminale in Ucraina, le ha fornito lui stesso”, perché, sottolinea il giornale, “sostenendo i parodistici referendum di annessione, frettolosamente organizzati in territori ucraini che le sue forze non hanno nemmeno conquistato, e decretando la parziale mobilitazione in Russia di circa 300.000 riservisti, ammette pubblicamente il suo fallimento optando per l’escalation”.

Nel suo discorso, Putin ha imputato all’Occidente il ricatto nucleare che egli pone al mondo, ma “è un classico che un aggressore in difficoltà si presenti come la vittima”, osserva Le Figaro, e auspica che “quel che resta delle istituzioni” in Russia prenda coscienza della catastrofe che rischia il Paese e tutto il mondo, “e neutralizzi in tempo l’autocrate radioattivo del Cremlino”.

El Pais 

E’ un “Putin sempre più solo” quello che agita la minaccia nucleare, secondo El Pais, che dedica gran parte della sua prima pagina al discorso del capo del Cremlino e alle reazioni che suscitato nel mondo ma anche in Russia, dove ci sono state proteste represse dal regime con 1.300 arresti. Dalle sue parole, scrive il giornale, “non emana la minima consapevolezza della delicata situazione in cui si trova il suo esercito nella guerra da lui stesso iniziata”. Secondo il giornale, Putin ora “punta sugli effetti delle sue minacce e della crisi energetica sull’unità e la determinazione degli alleati di Volodymyr Zelensky, forse con l’aiuto dell’elezione di governi europei più inclini all’equidistanza”. Ma, avverte il giornale, “il modo più rapido per porre fine a questa guerra non è cedere alle minacce di Putin o cedere al suo ricatto nucleare.

Al contrario, sono visibili i segni di un esercito in ritirata e forse sconfitto. Le cose si complicano per il presidente russo in patria e nel mondo, dove cresce l’opposizione alla guerra anche tra coloro che fino ad ora lo seguivano di più. Perché la guerra sia il più breve possibile, non c’è niente di meglio che mantenere l’unità degli alleati, assicurarsi che l’Ucraina disponga delle armi di cui ha bisogno e continuare a sostenere il suo governo e la sua popolazione con solidarietà economica e aiuti ai rifugiati”, conclude El Pais. In risalto anche il nuovo rialzo dei tassi deciso dalla Federal Reserve.

Frankfurter Allgemeine Zeitung 

La mobilitazione di centinaia di migliaia di riservisti è il dato del discorso di Putin su cui punta la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che lo evidenzia nel suo titolo di apertura. Un discorso che al cancelliere tedesco Scholz è apparso come “un gesto disperato”, sottolinea il quotidiano, convinto che “non bisogna farsi ricattare da Putin”. L’Occidente, scrive la Faz, “deve continuare a sostenere l’Ucraina” perché “cedere alle minacce di Mosca sarebbe un tradimento dei propri valori e interessi”. Secondo il giornale, “c’era da aspettarsi che Putin non sarebbe rimasto a guardare mentre la sua campagna di conquista in Ucraina si trasformava nel disastro che si è profilato negli ultimi giorni”.

Ora, però, Putin si sta praticamente ribaltando mentre sale la scala dell’escalation. Già prima dell’annessione dei territori occupati, anche prima dei referendum fasulli, ordina la mobilitazione in Russia, cosa che finora ha evitato perché alla fine smaschera la sua menzogna secondo cui la guerra non è una guerra. Ora, però, Putin sta minacciando di guerra nucleare con “l’intollerabile cinismo di definire aggressore lo Stato invaso e di invocare la difesa dell’integrità territoriale dopo averla calpestata con gli stivali dei suoi soldati” invadendo l’Ucraina. Finora il popolo russo ha creduto alla propaganda di Putin, ma la mobilitazione da lui annunciata smaschera la sua menzogna secondo cui la guerra non è una guerra”, ed è stata accolta da proteste a Mosca. Di fronte all’indebolimento evidente del presidente russo, dunque, bisogna affondare il colpo e non mollare, secondo la Faz. In evidenza anche la decisione del governo tedesco di nazionalizzare Uniper, il maggior importatore di gas del Paese.

China Daily 

Il China Daily commenta con freddezza il discorso di Putin, “che era previsto martedì ma è stato pronunciato mercoledì senza che ne fosse data alcuna spiegazione”, e che arriva “dopo settimane in cui le truppe russe hanno subito pesanti perdite sul campo e continua la pressione di Kiev con l’offensiva nel Nord-Est”, sicché gli annunciati referendum annessionisti si terranno “in aree dove vacilla il controllo delle forze russe, le cui linee di rifornimento verso il Donetsk e il Luhansk sono state tagliate” dalle truppe ucraine. Il giornale mette significativamente in evidenza l’appello di Xi Jinping a mantenere la pace nel mondo.

In un messaggio di saluto alla manifestazione che si è tenuta ieri a Pechino per la giornata internazionale della pace, il leader cinese, senza mai nominare l’Ucraina, ha sottolineato “la necessità che tutti i paesi si assumano la responsabilità del mantenimento della pace e promuovano congiuntamente la costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità”.

Quotidiano del Popolo 

L’effetto del discorso di Putin sui mercati è la chiave che il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, sceglie per trattare la notizia, peraltro esclusivamente con lanci dell’agenzia ufficiale Xinhua. “Le principali Borse europee sono scivolate in territorio negativo dopo l’annuncio della Russia. I prezzi del gas naturale sono aumentati e l’euro ha perso terreno rispetto al dollaro USA. Poi, con il progredire delle contrattazioni, i mercati hanno chiuso misti”, si legge sul quotidiano, che riserva maggiore visibilità ai “nuovi orizzonti indicati da Xi Jinping per rafforzare le forze armate attraverso le riforme”.

Il leader, intervenuto a Pechino a un seminario sul riassetto della difesa, ha detto che “le ostruzioni sistemiche di lunga data, le incongruenze strutturali e le questioni politiche nello sviluppo della difesa nazionale e delle forze armate sono state risolte”, e ha invitato ad applicare l’esperienza di questi successi alla “comprensione della nuova situazione e delle missioni e una priorità alla prontezza al combattimento”. Xi ha sollecitato “sforzi pionieristici e innovativi” per attuare le riforme fatte e pianificare le future, “in modo da fornire un forte impulso al raggiungimento dell’obiettivo fissato per il centenario dell’Esercito popolare di liberazione.

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