Nomisma: la bolletta della luce aumenterà del 60%, quella del gas del 70%

Economia & Finanza

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È quanto stima la società di consulenza in previsione dell’aggiornamento delle tariffe di Arera di giovedì prossimo. “Senza interventi del governo – spiega il presidente, Davide Tabarelli – l’incremento della bollette della luce sarebbe addirittura del 100%”

di Giandomenico Serrao

AGI – A partire dal prossimo primo ottobre le bollette dell’elettricità, sul mercato tutelato, aumenteranno del 60%. È quanto stima Nomisma Energia in previsione dell’aggiornamento delle tariffe di Arera di giovedì prossimo. “Senza interventi del governo – spiega il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli – l’incremento della bollette della luce sarebbe addirittura del 100%”.

Il prezzo dell’elettricità toccherà un nuovo massimo di 66,6 centesimi per Kwh. Per quanto riguarda il gas, alla luce del nuovo metodo di calcolo, l’aggiornamento ci sarà a inizio novembre. In ogni caso, Nomisma stima un rialzo del gas del 70%.  “Il prezzo del Psv è un po’ più basso, circa il 10% in meno rispetto al Ttf, questo se non altro aiuta un po'”, conclude Tabarelli.

“Se, e solo se, la stima di Nomisma fosse esatta, allora una famiglia tipo avrebbe un rincaro della bolletta della luce pari a 677 euro su base annua”. Lo afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la stima di Nomisma energia.

Per il gas grazie alle modifiche di Arera e all’abbandono del TTf, osserva l’associazione, il rialzo sarebbe di un 50% in meno rispetto ai valori che si sarebbero verificati nel caso si fosse fatto l’aggiornamento con le quotazioni di fine agosto.

“Il successo della nostra associazione, l’aver ottenuto bollette mensili e non solo bimestrali, consentirà alla famiglie di poter far meglio fronte a bollette da infarto, visto che saranno spalmate in due mesi invece di uno. Un fatto tanto semplice ed elementare quanto incontrovertibile. Inoltre con un mese di anticipo – conclude Vignola – potranno capire quanto costa il gas e potranno quindi intervenire prima per porvi rimedio, ad esempio riducendo i consumi. Speriamo, infine, che il nuovo Parlamento rinvii la scadenza del mercato tutelato del gas”.

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