Gualtieri: “Abbiamo rimesso la città sui binari giusti”

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Il sindaco della Capitale ha presentato il ‘Primo rapporto alla città’ a un anno dall’elezione. L’opposizione: “Nessun romano si è accorto del cambio di passo. È rimasto chiuso nella stanza dei bottoni per tutto questo primo anno”

di Stefano Benfenati

© Luca Carlino / NurPhoto / Afp
– Roberto Gualtieri

 

AGI – “Rome wasn’t built in a day”. Roma non è stata costruita in un giorno. Il brano scelto per chiudere il lungo intervento di presentazione del primo anno da sindaco di Roma risuona nell’auditorium Parco della Musica.

Poi Roberto Gualtieri si concede una foto di gruppo con tutta la squadra. “Abbiamo rimesso la città sui binari giusti, l’abbiamo fatta ripartire e abbiamo posto le basi per un progetto di trasformazione profonda”, rivendica il sindaco della Capitale. Agli applausi dalla platea dell’auditorium fanno da contraltare le critiche dall’opposizione in Campidoglio.

“Nessun romano si è accorto del cambio di passo” dice all’AGI il consigliere capitolino FdI, Federico Rocca. “E rimasto chiuso nella stanza dei bottoni, lontano dalla Roma vera e dai suoi problemi. Roma è allo sbando, peggio della Raggi” dichiarano i leghisti Fabrizio Santori e Davide Bordoni.

Intanto, fuori dall’auditorium si alzano i cori di un gruppo di manifestanti che chiede “Casa e reddito per tutti”. Sul termovalorizzatore, progetto divisivo che ha portato Giuseppe Conte presidente del M5S allo strappo nel Lazio con il Pd, Gualtieri tira dritto. La gara, assicura, sarà aggiudicata entro l’estate e l’inizio lavori e’ previsto entro il 2023. “Supereremo i più ambiziosi obiettivi europei, e porremo fine alla vergognosa processione di tir, treni e navi che ogni giorno porta i rifiuti di Roma in tutta Italia e in tutta Europa”.

Per Gualtieri “Roma non ha bisogno di maquillage ma di cambiamenti e li stiamo realizzando guardando al futuro”. La Capitale secondo il sindaco Pd ha retto meglio di altre citta’ l’ondata della pandemia e sta registrando “importanti segnali di ripartenza” come dimostrano “diversi indicatori: l’aumento dell’occupazione, delle imprese, delle esportazioni, delle start up, il vero e proprio boom turistico”.

La carrellata dei progetti tra il presente e il futuro spazia dalla mobilità, ai rifiuti, al sociale fino al turismo e non manca qualche annuncio a sorpresa (“dopo 30 anni riapriremo il Museo della Scienza”). Sui trasporti pubblici – Roma è quotidianamente ostaggio del traffico – per Gualtieri è stato un anno di lavoro “spesso invisibile che ha evitato il collasso del sistema di mobilita’, dopo anni di mancata manutenzione e assenza di progetti e finanziamenti”.

Il sindaco ha parlato di investimenti in grado di rivoluzionare il sistema di mobilità: più sicurezza sulle strade (“a febbraio partiranno primi interventi strutturali su black points” poi il tributo al padre di Francesco Valdiserri, presente in sala) cura del ferro, prolungamento delle metropolitane, nuove linee di filobus; mobilita’ dolce, disincentivi al traffico privato.

E ancora la difesa del diritto di residenza per i più fragili (“non incentiva le occupazioni illegali”) e infine kil messaggio rivolto a imprese e sindacati con il lancio di un grande “Patto per Roma”. Un impegno a raggiungere “obiettivi concreti. A partire – spiega Gualtieri – da quello che si prenderà l’amministrazione cittadina di vincolare i soggetti aggiudicatori dei nostri appalti al rispetto del trattamento economico e normativo previsto dai contratti collettivi nazionali”. L’anno di Gualtieri e’ bocciato dalle opposizioni in Campidoglio.

“È comprensibile che il sindaco – dice all’AGI, il consigliere di Fratelli d’Italia, Federico Rocca – tenti di dare un senso ad un anno di poco o nulla, poiché nessun romano si è accorto del cambio di passo che oggi ha tentato di raccontare. La crisi in cui versano alcune aziende partecipate ancora non ha trovato risposte concrete, la qualità dei servizi offerti ai cittadini è pessima, le criticità quali decoro, rifiuti, sicurezza, servizi sociali mobilità e manutenzione stradale sono ancora tutte al loro posto, salvo una serie di buoni propositi ai quali non seguono i fatti”.

Sulla stessa linea la Lega. “Un deludente elenco – dichiarano i consiglieri capitolini del Carroccio, Fabrizio Santori e Davide Bordoni – che non trae in inganno nessuno. Il primo cittadino è rimasto chiuso nella stanza dei bottoni per tutto questo primo anno che ha trascorso in Campidoglio, lontano dalla Roma vera e dai suoi problemi. Questa situazione non è ulteriormente tollerabile. Immondizia, sicurezza, decoro, casa, patrimonio, ambiente, mobilita’, trasporti, commercio, turismo. Roma è allo sbando, la giunta Gualtieri e’ riuscita a fare addirittura peggio di quella guidata da Virginia Raggi”.

Intanto domani sarà Carlo Calenda in una conferenza stampa al Senato a tirare le somme dei primi 12 mesi della giunta Gualtieri. Roma non è stata costruita in un giorno. Ma quanto tempo ancora dovranno attendere i romani per essere al pari delle grandi Capitali europee? Se lo chiedono in tanti.

 

 

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