Ftx dichiara bancarotta. Crollano le criptovalute

Economia & Finanza

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Nella dichiarazione di fallimento Ftx ha indicato di avere più di 100mila creditori, attività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi, passività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi

di Alessio Nisi

© SAUL LOEB / AFP

– Sam Bankman-Fried

 

AGI – Ftx, tra le principali piattaforme di scambio di criptovalute, ha dichiarato fallimento e fa ricorso al Chapter 11, la bancarotta assistita (procedura fallimentare che consente alla società di continuare ad operare mentre negozia con i creditori).

Nella dichiarazione di fallimento Ftx ha indicato di avere più di 100mila creditori, attività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi, passività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi.

La decisione della società ha avuto pesanti ripercussioni sul mercato delle criptovalute: il bitcoin perde il 5,71% a 16.791 dollari, ether cede il 5,15% a 1.252,66 dollari, XRP perde il 5,95% a 0,3734 dollari. Il 9 novembre di un anno fa il bitcoin sfiorava i 68 mila dollari, registrando il suo record. Secondo S&P questa crisi si diffonderà nell’ecosistema delle risorse digitali, ma i rischi di contagio per la finanza tradizionale sembrano per ora contenuti.

Che succede a chi aveva investito in criptovalute e ai clienti Ftx? I clienti Ftx al momento non possono prelevare i propri fondi e chi aveva acquistato Bitcoin o altre criptovalute ha visto crollare il valore del proprio investimento.

Che cosa è successo? Ftx ha visto il proprio capitale, economico e di reputazione, dissolversi in pochi giorni, passando da una valutazione di 32 miliardi al fallimento. Quando è iniziato il tracollo? Quando alcuni tweet rilasciati da Changpeng ‘Cz’ Zhao, il ceo di Binance, hanno messo in evidenza alcuni rischi nella struttura del capitale sociale di Ftx.

Il 2 novembre in particolare erano emersi dubbi legati alla solvibilità dell’azienda in caso di crollo del valore di Ftt, il token di Ftx. Qualche giorno dopo, il 6 novembre, Cz aveva scritto su Twitter: “A causa delle recenti rivelazioni emerse, abbiamo deciso di liquidare qualsiasi Ftt rimanente sui nostri libri contabili”.

Fra i vari tweet, quello che è stato valutato come  più impattante dal mercato è stato quello in cui Cz aveva evocato il caso Luna, il token dell’ecosistema Terra fallito la scorsa primavera. “Liquidare i nostri Ftt è solo una gestione del rischio post-uscita, abbiamo imparato da Luna”, aveva scritto.

A quel punto si è scatenata la corsa al ritiro dei depositi da parte dei clienti, che ha creato una situazione insostenibile per la compagnia. Cz si è offerto di prestare aiuto e di rilevare Ftx, decidendo poi di rinunciare perché “i problemi sono al di là del nostro controllo e della nostra capacità di aiutare”, adducendo come motivazioni i risultati della due diligence dell’azienda e le notizie sulla cattiva gestione dei fondi dei clienti da parte di Ftx.

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