Il ministro dell’Istruzione propone di mandare gli alunni violenti ai lavori socialmente utili

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Sui Neet, quei giovani che non frequentano una scuola, nè ricevono formazione, il ministro ha anticipato che lancerà “una proposta nei prossimi giorni affinché questi ragazzi assolvano quantomeno a un obbligo formativo”

di Annalisa Cretella

© Phanie / Agf – Bullismo

 

AGI – Lavori socialmente utili per quegli studenti che in classe hanno atteggiamenti violenti. È un’ipotesi cui sta pensando il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, intervenuto al convegno Direzione Nord. Occorre trovare una soluzione agli episodi di violenza in classe “anche prevedendo forme diverse di sanzioni nei confronti di quegli studenti che non hanno capacità di rispettare le regole – detto il ministro – una cosa che mi è sempre parsa molto utile, sono i lavori socialmente utili“.

“Dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti, rispetto verso i docenti, gli studenti e i beni pubblici – ha aggiunto – C’è anche il tema dei docenti che devono essere sempre consapevoli del ruolo che hanno e che passa anche da un aumento del livello retributivo”.

Per trovare delle soluzioni al problema della violenza in classe si sta lavorando all’istituzione di “un tavolo” che prenda in considerazione sia la didattica personalizzata, lo psicologo, sanzioni più efficaci, o la chiamata alla responsabilità dei docenti, famiglie e ragazzi.

Sui Neet, giovani che non frequentano una scuola, nè ricevono formazione, il ministro ha anticipato che lancerà “una proposta nei prossimi giorni affinché questi ragazzi assolvano quantomeno a un obbligo formativo”.

“Non possiamo accettare – ha aggiunto – che centinaia di migliaia di giovani vivano alle spalle delle famiglie e della società. Questo è uno dei drammi più gravi che riguardano la nostra gioventù: ragazzi che non hanno la voglia di vivere e che galleggiano. Noi è lì che dovremo intervenire”.

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