L’opposizione inutile al tempo di Giorgia Meloni

Politica

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L’opposizione a Giorgia Meloni è inutile questo è il problema. Coerenza vorrebbe che l’opposizione si mostrasse pronta, unita, reattiva, popolare e credibile. Ma nessuno di questi aggettivi si attagliano all’opposizione di oggi. Anzi, va detto una volta per tutte: le opposizioni, al plurale. Tra Partito democratico, Carlo Calenda e Movimento 5 stelle non si vede infatti, almeno per ora, un serio denominatore comune.

La realtà è chiara : cari oppositori avete perduto la reputazione.

La reputazione: cioè quella precondizione, nella vita e nella politica, che serve per fare le cose, una precondizione che al tempo stesso riguarda la sfera politica ma anche quella morale. Se non hai la reputazione non sei, giustamente, da prendere in considerazione. Ed è questo il male oscuro del Pd, essersi giocati quel profilo di credibilità, onestà intellettuale e disinteresse personale .

Sarebbe ora di insegnare a fare politica in modo serio e non ciarlatano per la crescita dell’Italia!

Quando i telegiornali trasmettono e diffondono le interviste dei leader delle opposizone io cambio canale! Invece si dovrebbe insegnare a seguire le notizie serie e a non diffondere il credo di cambiare canale quando parla un politico..

Tra i tre soggetti dell’opposizione non solo non c’è concordia politica ma piuttosto disistima (Calenda nei confronti di Giuseppe Conte e viceversa) o scetticismo sulle capacità altrui (tutti verso tutti) ed è logico che la responsabilità maggiore di questa situazione ricada sul partito più grande, il Partito Democratico, che in questa fase nella testa ha un solo problema, quello di salvare la pellaccia sia in senso politico sia sotto il profilo personale dei suoi dirigenti e sottodirigenti.

Le opposizioni tra l’altro non hanno nemmeno uno straccio di programma comune e nemmeno un minimo di convergenza sui problemi più seri..

La reputazione è anche avere ricette forti, risposte convincenti, e saperle comunicare: da quest’ultimo punto di vista o il Pd si mette al lavoro o continuerà a perdere voti, essendo stato l’ultimo comunicatore efficace Matteo Renzi, dopo di lui il deserto, e non è colpa solo di Letta.

Al tempo di Giorgia Meloni, che comunica eccome, vi consiglio vivamente di cambiare marcia!
Se pensi all’anno prossimo semina il granturco.
Se pensi ai prossimi 10 anni pianta un albero.
Se pensi ai prossimi 100 anni istruisci le persone.

[Zygmunt Bauman]

Antonio Peragine

http://www.corrierenazionale.net

foto tiscali notizie

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