Le condizioni nello stabilimento di Zhengzhou sono terribili e i dipendenti fuggono dalle misure anti covid. Il principale assemblatore di smartphone Apple è stato anche teatro di scontri con le forze dell’ordine
di Nuccia Bianchini
AGI – Ci sarà un calo di produzione di quasi 6 milioni di esemplari di iPhone Pro quest’anno nel principale centro di produzione della Apple, il vasto stabilimento produttivo del colosso dell’elettronica taiwanese Foxconn, a Zhengzhou: la stima è di Bloomberg.
Lo stabilimento di Foxconn, l’azienda taiwanese che fornisce l’americana Apple e uno dei principali assemblatori di iPhone al mondo, è stato teatro la scorsa settimana di violente proteste dei lavoratori che si sono scontrati con le forze di sicurezza locali.
Dal 2020 le grandi fabbriche in Cina hanno risposto ai focolai di Covid-19 nelle zone limitrofe istituendo il “circuito chiuso”, che isola i lavoratori per lunghi periodi di tempo all’interno delle strutture per evitare contagi dall’estero e mantenere la produzione, ma questo è sfociato nel caos perché il rifornimento alimentare, almeno a Zhengzhou, è andato male, il virus si è comunque diffuso e molti operai non sono stati adeguatamente pagati, il che ha portato ai disordini della scorsa settimana.