Biden, Macron e quel ristorante italiano sul Potomac

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Il presidente americano ha scelto un locale tricolore per accogliere il presidente francese. E non un tricolore con il blu, ma con il verde. Cucine regionali e stagionali d’Italia e una visione nostalgica del passato e tradotto in un’esperienza culinaria raffinata, ma senza pretese

di Ugo Barbàra

© Twitter / Potus – Joe e Jill Biden con Emmanuel e Brigitte Macron

 

AGI – Non è il miglior ristorante italiano nel mondo, ma quasi. Il ‘Fiola Mare’, dove ieri sera Joe Biden e signora hanno ospitato per una cena Emmanuel Macron e signora, è uno spin-off del ‘Fiola’, secondo nella classifica alle spalle del ‘Don Alfonso 1890’ di Toronto.

Ma attenzione: stiamo parlando dei ristoranti italiani al di fuori dei nostri confini, perché nel confronto con l’Italia – complice la freschezza delle materie prime e l’invincibile influsso del territorio – non ce n’è per nessuno.

Fatto sta che il presidente americano ha scelto un locale tricolore per accogliere il presidente francese. E non un tricolore con il blu, ma con il verde. Fiola Mare non va confuso con il Fiola, il ristorante di punta dello chef stellato Fabio Trabocchi a una ventina di minuti a piedi dalla Casa Bianca.

Quello in cui Joe e Jill hanno accolto Emmanule e Brigitte è la versione ‘acquatica’ sulle sponde del Potomac, tanto che nella foto postata da Potus su Twitter si nota l’arredamento in stile marinaresco e si scorge il fiume sullo sfondo. I menu sono preparati utilizzando i migliori ingredienti locali e italiani, preparati con tecniche sia tradizionali che moderne.

Presenta le cucine regionali e stagionali d’Italia e offre una visione nostalgica del passato e lo traduce in un’esperienza culinaria raffinata, ma senza pretese. Insomma: l’Italia come se la immagina una certa clientela capace di non cedere ai macchittistici luoghi comuni di Mulberry Street.

L’attenzione al made in Italy c’è: gli spaghetti sono del pastificio marchigianio Mancini, il caviale è quello italianissimo di Calvisius, la selezione dei formaggi viene da caseifici lombardi, veneti e piemontesi. Il pesce – al netto dello scorfano – certo non è esattamente mediterraneo: il gambero tigre gigante viene dal sud-est asiatico, il pescespada dalla North Carolina e il branzino dalle Canarie.

Ma si sa: è la globalizzazione e se il presidente americano invita quello francese in un ristorante italiano, ci può stare che a tavola vengano servite capesante di Hokkaido. A condizione di concludere il pasto con una coppa di gelato all’italiana… tre palline, per favore.

 

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