Piantedosi: “Sul decreto rave il Parlamento saprà trovare la sintesi necessaria”

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Il ministro dell’Interno annuncia “al più presto” un nuovo decreto flussi per l’ingresso regolare di immigrati e chiede all’Europa di “fare la sua parte” nel Mediterraneo
© Eliano Imperato/ AFP – Matteo Piantedosi

AGI – “La priorità del Viminale è sempre stata quella di attribuire alle forze dell’ordine gli strumenti adeguati per contrastare un fenomeno che, voglio ricordarlo, negli ultimi dieci anni ha fatto registrare anche alcuni decessi, causati dall’abuso di sostanze stupefacenti, nonché feriti tragli operatori di polizia. L’adeguatezza di questi strumenti è irrinunciabile per tutelare l’incolumità delle persone e il diritto di proprietà. Il Parlamento saprà sicuramente trovare la sintesi necessaria”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista al quotidiano Libero, a proposito del “decreto rave”, parzialmente riscritto dal governo.

“Nel Mediterraneo l’Europa faccia la propria parte”

“Il tema del contrasto all’immigrazione illegale è stato nodale sin dal primo giorno. Il governo è determinato a mettere al centro dell’agenda europea la questione dei flussi migratori nel Mediterraneo”, ha aggiunto il ministro, “per noi è una questione di grande importanza: anche l’Europa deve fare la propria parte. Sono temi di grande complessità ma servono al più presto risposte concrete, in primo luogo per evitare tragedie del mare. È questo lo spirito con cui parteciperò al Consiglio dei ministri dell’Interno Ue dell’8 dicembre. Confido sia lo spirito di tutti” e “anche la questione rimpatri deve essere al centro dell’agenda Ue: servono iniziative comuni europee”.

Il nuovo decreto flussi ha aggiunto il titolare del Viminale, “sarà un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ci stiamo lavorando per vararlo al più presto e poter garantire un flusso di migranti regolari che possano essere inseriti proficuamente nel tessuto economico del Paese. I nuovi ingressi di migranti regolari avverranno tenendo in considerazione i percettori del reddito di cittadinanza. Salvaguarderemo la loro possibilità di essere reinseriti nel mercato del lavoro”.

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