Primo attacco diretto dell’Ucraina in Russia, si alza la posta in gioco della guerra

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Kiev lunedì scorso ha preso di mira due basi militari a centinaia di miglia all’interno della Russia usando i droni. Secondo il New York Times gli attacchi hanno segnalato la volontà di innescare una escalation del conflitto.

di Alberto Ferrigolo

©  Narciso Contreras -Afp  –  Esercito ucraino

L’Ucraina ha eseguito il suo primo attacco diretto in territorio russo dall’inizio della guerra lunedì scorso, prendendo di mira due basi militari a centinaia di miglia all’interno del paese e usando i droni, scrive il New York Times, e “gli attacchi hanno segnalato una nuova volontà di Kiev di portare il combattimento contro le basi che si trovano nel cuore della Russia, alzando così la posta in gioco della guerra”.

Secondo il quotidiano, gli ucraini” hanno dimostrato una migliore capacità di attaccare a distanza” mentre il Cremlino afferma che le armi lanciate dall’Ucraina sono “droni a reazione di epoca sovietica puntate contro le basi di Ryazan ed Engels”, a circa 300 miglia dal confine ucraino. Tuttavia, fonti russe affermano che “le sue forze hanno intercettato i droni” e che “la caduta e l’esplosione del relitto” hanno “danneggiato leggermente” due aerei, uccidendo tre militari e ferendone altri quattro.

Il Times riferisce anche che l’aeroporto Engels, sul Volga, nel sud della Russia, “è una base per alcuni dei bombardieri russi a lungo raggio con capacità nucleare, tra cui il Tupolev-160 e il Tupolev-95” ma per gli ucraini è anche “una base di partenza per l’inesorabile campagna di attacchi missilistici della Russia alle infrastrutture”, che hanno lasciato milioni di ucraini privi di luce, riscaldamento o acqua dall’inizio dell’inverno. L’altra esplosione è invece avvenuta nella base militare di Dyagilevo nella città di Ryazan, a circa 100 miglia da Mosca, a detta del ministero della Difesa russo. Ed è stato proprio lì che si ci sono stati i morti e i feriti, ad avviso dell’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.

Quanto al governo ucraino, si è rifiutato ammettere pubblicamente la paternità degli attacchi, “in linea con la sua intenzionale ambiguità circa gli attacchi in Russia e nella Crimea occupata dai russi”, chiosa il quotidiano Usa, non prima d’aver sottolineato come l’Ucraina abbia avuto già modo di “dimostrare la sua capacità di utilizzare i droni in modi nuovi e inaspettati e di adattare i vecchi sistemi per svolgere nuove funzioni” a lei utili.

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