Gerusalemme: Casa Bianca, “inaccettabili le modifiche allo status quo dei siti sacri”

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La portavoce di Biden dopo la visita a sorpresa del ministro israeliano Ben Gvir sulla spianata delle Moschee: “Gli Stati Uniti sono fermamente a favore del mantenimento della situazione attuale”. Ira dei palestinesi: “Un cambio di status sarebbe una dichiarazione di guerra”

AGI – Qualsiasi cambiamento nello status quo dei luoghi sacri di Gerusalemme è “inaccettabile” secondo la Casa Bianca. Il commento arriva dopo la visita del ministro della sicurezza nazionale del nuovo governo israeliano sulla spianata delle moschee. “Gli Stati Uniti sono fermamente a favore del mantenumento dello status quo con il rispetto dei luoghi sacri di Gerusalemme”, ha detto la portavoce Karine Jean Pierre. “Ogni azione unilaterale che metta in pericolo lo status quo è inaccettabile”. Anche il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha detto che gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” e ha avvertito che la mossa di Itamar Ben Gvir “ha il potenziale di esacerbare le tensioni e provocare violenza”.

Il fatto

Il neoministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, ha visitato senza preavviso la Spianata delle Moschee, per gli ebrei Monte del Tempio, scortato dalla polizia.

Ben Gvir, riferisce il Jerusalem Post, ha assicurato che il governo israeliano “non cederà alle minacce di Hamas“. “È il posto più importante per il popolo di Israele. Manterremo la libertà di movimento per musulmani e cristiani, manteniamo libertà di movimento per musulmani e cristiani, ma vi saliranno anche gli ebrei e alle minacce risponderemo con il pugno di ferro”, ha detto.
Immediata la risposta dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), che teme un cambiamento di status della Spianata e che hanno definito la visita una “provocazione“. Un portavoce di Hamas ha sottolineato “l’arroganza di un governo di coloni fascisti“.
Secondo i media israeliani, dopo la visita del ministro l’esercito si sta preparando a nuovi lanci di razzi dalla Striscia di Gaza e “risponderà di conseguenza”

Intanto, un palestinese di 15 anni è stato ucciso dal fuoco israeliano durante un’incursione dell’esercito nel campo profughi di Dheisha a Betlemme, nel Sud della Cisgiordania.

Il ministero della Sanità palestinese, che ha identificato la vittima come Shaker Ayad, ha riferito che l’adolescente è stato ferito a morte da un colpo d’arma da fuoco al petto ed è stato dichiarato morto all’ospedale di Beit de Jala. E’ il terzo palestinese ucciso da soldati israeliani dall’inizio dell’anno

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