Harry: “C’è materiale per un secondo libro”

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Il principe che ha scalato la vetta delle classifiche con il suo “Spare”, rivela che il suo memoir inizialmente si componeva di 800 pagine e che “il difficile è stato togliere”. “Ci sono cose che non voglio che il mondo sappia”

di Nuccia Bianchini

© JUSTIN TALLIS / AFP
– Il libro del principe Harry

 

AGI. – Lungi dal sentirsi preoccupato per essersi troppo sbottonato, il principe Harry ha rivelato di avere abbastanza materiale per pubblicare un secondo libro di memorie visto che ha tagliato quasi la metà del materiale che aveva scritto in una prima bozza di ‘Spare’, il suo ‘memoir’ appena uscito nelle librerie. Il duca di Sussex ha rivelato a The Telegraph di aver scelto di tralasciare diverse ‘notizie-bomba’ perché preoccupato che suo padre e suo fratello non lo avrebbero “mai perdonato”.

“La prima bozza era diversa. Erano 800 pagine e ora sono scese a 400. Avrebbero potuto essere due libri, mettiamola così. E la parte difficile è stata togliere le cose”. La maggior parte dei tagli -ha aggiunto- ha riguardato i suoi rapporti con il padre e il fratello: “Ci sono alcune cose che sono successe, specialmente tra me e mio fratello, e in una certa misura tra me e mio padre, che non voglio che il mondo sappia. Perché non credo che mi perdonerebbero mai”.

I nuovi dettagli arrivano dall’ultima di una serie di interviste concesse dal duca per pubblicizzare ‘Spare’, uscito questa settimane e divenuto subito un fenomeno editoriale. Il ‘memoir’ -costruito grazie a 50 telefonate su zoom con il più abile ghost-writer del momento, JR Moehringer- è diventato in poche ore il libro di saggistica più venduto nella storia: in un solo giorno, il primo in cui è stato possibile trovarlo sugli scaffali delle librerie, ha venduto 1,4 milioni di copie tra Regno Unito, Stati Uniti e Canada.

Nell’intervista, Harry insiste nella sua tesi che il Palazzo di fatto ha una linea diretta con i media e, nel corso degli anni, ha fatto uscire storie negative su lui e la moglie, a dispetto del resto della famiglia reale; e assicura che i tabloid britannici hanno “una tonnellata di m. di sporcizia sulla Famiglia (so che ce l’hanno…) ma la nascondono sotto il tappeto per storie succose su qualcun altro”.

A questo proposito ha raccontato di aver trovato un giorno la moglie Meghan in lacrime mentre allattava il figlio Archie: “Quello per me è stato un punto di non ritorno. E lei -ha aggiunto- è un tipo che non legge le storie. Se lo avesse fatto, sarebbe morta”.

Per Harry, ‘the Firm’ non dovrebbe poter usare i suoi privilegi per “farla franca”: “Nessuna istituzione è immune dalle critiche e dallo sguardo indagatore; e se solo il 10% dell’esame minuzioso che è stato fatto su di me e Meghan fosse stato esercitato su questa istituzione, ora non saremmo in questo pasticcio”. Quanto alle sue motivazioni, ha aggiunto che vorrebbe preservare i figli minori dei principi del Galles, Charlotte e Louis, dalla sorte che è toccata a lui. Il primogenito di William, il principe George, è il secondo nella linea di successione al trono dietro a suo padre, mentre i fratelli minori, la principessa Charlotte e il principe Louis, sono il terzo e il quarto.

“Anche se William e io ne abbiamo parlato una o due volte, e mi ha detto molto chiaramente che i suoi figli non sono un mio problema, sento tuttavia una responsabilità sapendo che di quei tre bambini, almeno uno finirà come me, ‘the spare’, la ruota di scorta. E questo fa male, mi preoccupa”. Il duca ha parlato anche dei propri figli, assicurando che non permetterà mai che Archie, il suo figlio maggiore, viva la stessa esperienza “traumatica” di lui e di suo fratello.

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