L’assemblea ha dato l’imprimatur al manifesto per il Nuovo Pd: contiene anche quei passaggi nelle ultime ore al centro di un nuovo braccio di ferro tra la componente liberal e quella di sinistra
Un riferimento che ha rischiato di provocare una spaccatura nell’assemblea che, alla fine, lo ha approvato a larga maggioranza: 18 i voti contrari e 22 gli astenuti. Decisivo e’ risultato il “Lodo Letta”, quella mediazione che ha impegnato il segretario fino alla tarda serata di ieri.
Il lodo prevede che il manifesto sia subito valido e cogente, ma che non sostituisca immediatamente la Carta dei Valori del 2007, strenuamente difesa dall’ala liberal e riformista. Un risultato che restituisce ottimismo nel segretario il quale, sull’onda dell’entusiasmo, definisce quello di oggi “il primo giorno di primavera” per il suo partito, a dispetto del clima insolitamente rigido piombato sulla Capitale.