Chi era Bongiorno: l’imprenditore che si ribellò al racket

Economia & Finanza

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Il padre, Vincenzo, era stato ucciso nel 1989 in un regolamento di conti, ma Gregory non si fece condizionare dall’ambiente di provenienza e fu tra i primi a ribellarsi al racket

AGI – É morto pochi giorni dopo la cattura del superlatitante di mafia Matteo Messina Denaro, la cappa che gravava sulla provincia di origine, Gregory Bongiorno, 47 anni, presidente di Sicindustria, nato a Castellammare del Golfo (Trapani). Si era appena dissolta e lui se n’è andato, stroncato da un infarto fulminante mentre era nella sua abitazione, nel paese natale. Aveva avuto un’influenza molto pesante, nei giorni scorsi: Bongiorno lascia la moglie e due figli. La sua è la storia di un imprenditore, titolare di un’azienda di famiglia che si occupa di ecologia, la Agesp, che prima aveva pagato il racket, come tutti, e poi aveva deciso di ribellarsi, passando sul fronte degli oppositori del racket, fino alla scalata ai vertici dell’associazione siciliana degli industriali.

Il padre di Bongiorno, Vincenzo, era stato ucciso nel 1989: quel delitto era stato considerato una sorta di regolamento di conti, ma Gregory – appena quattordicenne all’epoca – non si era fatto condizionare dall’ambiente di provenienza e, divenuto adulto, dopo la laurea in Economia aziendale, aveva cominciato a gestire l’azienda con la madre. Si era piegata alle richieste estorsive la donna, fino al 2004, poi aveva deciso di denunciare. Qualche anno di tregua, ma nel 2013 i boss erano tornati a farsi sentire: pure Bongiorno denunciò e disse di essersi sentito libero, dopo essere andato alla Squadra mobile di Trapani. Da quel momento aveva cominciato a tenere i contatti con Addiopizzo e con altre associazioni antiracket, aveva collaborato con Libera.

Da lì anche la scalata in Confindustria, dove faceva parte del Comitato credito e finanza nazionale. Nel 2021 l’elezione come presidente di Sicindustria. “Abbiamo ancora presente – afferma il comitato Addiopizzo – e non dimenticheremo il momento in cui Gregory verbalizzò le estorsioni subite e soprattutto la sobrietà con cui affrontò il percorso di denuncia, rifuggendo da ribalte e rappresentazioni eroico-mediatiche. Siamo orgogliosi di essergli stati al fianco, ma siamo soprattutto onorati della sua testimonianza”.

I funerali martedi’ alle 15 nella Chiesa Madre di Castellammare del Golfo. La Agesp Spa, fondata nel 1971, opera nel settore dell’ecologia e dell’ambiente ed è stata fra le prime aziende in Sicilia ad entrare nel settore dei servizi pubblici di igiene urbana. Lavora in Sicilia, nella provincia di Asti, in Piemonte, Emilia Romagna, Liguria e Sardegna. Ha avuto come clienti oltre 60 enti pubblici e più di 250 aziende private, dà lavoro a 350 persone, dispone di 400 automezzi.

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