Insetti sulle nostre tavole? Oggi si può!

Gocce di Olismo

Di

Gocce di olismo – Ritrovare il Ben-Essere in modo naturale

Rubrica di Naturopatia a cura di Marilena Barile

Naturopata psicosomatico

Sulle nostre tavole, dal 24 gennaio 2023, si può trovare una novità: la farina di grillo domestico (acheta domesticus). L’unione Europea ha rilasciato il nullaosta alla commercializzazione in Europa di questi prodotti.

Ma facciamo un passo indietro.

Tra le prime colture dell’uomo ci sono sicuramente i cereali che venivano quasi sempre ridotti in polvere attraverso i mortai. Parliamo di millenni di anni fa e già allora si riteneva che ridurre i cereali in polvere fosse più conveniente: più digeribili e facilmente conservabili.

Nel corso dei secoli sempre più alimenti sono stati ridotti in polvere.

Oggi fa scalpore l’arrivo della farina di insetti, grilli e cavallette sopratutto, ma il loro consumo risale all’era Paleolitica. L’Homo sapiens si nutriva di vegetali spontanei quali frutti, semi, radici e funghi e di proteine animali in particolare di carne, pesce, insetti, molluschi, crostacei.

Le farine sono ottenute da insetti disidratati che poi vengono trasformati attraverso macchinari industriali. Non esiste spreco. Tutto il corpo dell’insetto viene utilizzato. Gli insetti sono fonti di proteine ecosostenibili: poca acqua per farli crescere, poca superficie utilizzata per la coltivazione e pochissime emissioni.

Cricket Flour? Mealworms? The Insects are Coming and May Put People With Food Allergies at Risk | SnackSafely.com

Dal punto di vista nutrizionale è un super alimento con un alto contenuto di:

  • proteine, fino al 78%

  • fibre

  • grassi insaturi 

  • vitamine soprattutto B12

  • minerali : potassio, ferro, fosforo.

Non contiene glutine ed è adatta ai celiaci e a chi ha intolleranze.

Ha tutte le caratteristiche per essere un alimento iperproteico adatto anche agli sportivi.

Dove sarà utilizzato?

Seeking First Nations' input into the future of edible insects in Australia – ECOS

In tutte le ricette dove si utilizza la farina di frumento: pane , pasta, pizza, biscotti e tutti i prodotti da forno. Aspettiamoci a breve fantasiose ricette per pietanze prelibate a base di farina di insetti.

Ma cosa ne pensano gli Italiani?

Secondo un indagine condotta dalla Coldiretti è emerso che la maggioranza degli italiani non è favorevole al consumo degli insetti (54%) e non consumerebbe mai una pietanza con insetti come ingrediente, il 24% è indifferente, favorevole il 16% e non ha voluto rispondere il 6%.

Certo, per amanti della buona cucina che si contendono i primati nel mondo per pizza, lasagne, polpette, risotti ecc. ecc. è davvero difficile accettare di ritrovarsi nel piatto coleotteri, bruchi di farfalle, api, vespe, formiche, grilli. La Entomofagia (mangiare gli insetti) nel resto del mondo è di quotidiano utilizzo. Siamo noi Occidendali  a non consumare insetti. Sicuramente alla base di tutto c’è il pregiudizio e la mancanza di informazione sull’argomento. Se teniamo conto dei valori nutrizionali che abbiamo esaminato, sicuramente si dovrebbe essere favorevoli al consumo ma, al tempo stesso, le conoscenze che attualmente si hanno sui possibili rischi legati al loro consumo  non sono tali da garantire il consumatore finale. Sono diverse le incognite da analizzare.

C’è un altro grandissimo problema all’orizzonte che spinge al consumo di insetti ed è stato sollevato dalla FAO (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura): aumentare la produzione agricola mondiale del 70% entro il 2030. Il problema è che circa l’80% dei terreni agricoli mondiali è già utilizzato per le colture e l’allevamento degli animali ed ecco che si predilige la coltivazione degli insetti proprio perchè necessitano di piccole superfici.

L’aumento del costo delle proteine animali potrebbe far ricoprire alla coltivazione degli insetti un ruolo davvero strategico se si tiene conto soprattutto dell’aumento demografico che si avrà nei prossimi anni. I minori costi di produzione degli insetti potrebbe far abbassare decisamente il prezzo al consumatore finale e questo potrebbe essere la motivazione della scelta di utilizzare questi prodotti.

Il gusto? Dalle varie ricerche effettuate sembrerebbe che la farina di insetti abbia un sapore simile alla nocciola: ecco perché in circolazione si trovano muffin, brownies, torte, tortillas, pane, biscotti, crepes, crackers, grissini, barrette.

il mio consiglio è quello di leggere attentamente le etichette in caso di allergie dato che sono geneticamente simili ai crostacei e potrebbero scatenare le stesse allergie.

BROWNIE AL CIOCCOLATO SENZA GLUTINE CON FARINA DI GRILLO

Mangia Crawler

Vi propongo una ricetta che sta spopolando negli USA

Ingredienti per 12 persone    Tempo di preparazione 50″

150 gr. burro

1 tazza di zucchero di canna

½ tazza di zucchero semolato

1 cucchiaino e mezzo di estratto di vaniglia

3 uova

½ tazza di farina senza glutine

¼ tazza di farina di grilli

½ tazza cacao in polvere senza glutine

½ cucchiaino di lievito in polvere senza glutine

Pezzi di cioccolato fondente

PROCEDIMENTO:

Preriscaldare il forno a 160°. Imburrate e foderate uno stampo quadrato con carta forno.

Lavorare a crema il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero e aggiungere la vaniglia.

Setacciare la farina, il cacao, la farina di grilli, il lievito e mescolare bene. Aggiungere il cioccolato in pezzi e mescolare nuovamente.

Versre il composto nello stampo preparato. Cuocere per 25-30 minuti.

Raffreddare e servire.

Sembrerebbe molto accattivante, che ne pensate?

Siate liberi di scegliere quello che ritenete più opportuno:

il tempo ci darà le giuste risposte!

Marilena Barile

per info e per le vostre domande:

redazione@corrierenazionale.net

marilenabarile.naturopata@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube