Terremoti, placche , trivellazioni e scioglimento dei ghiacciai

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Aumento della frequenza dei terremoti con causa principale e naturale  il movimento delle zolle continentali , ma anche sismi  indotti dalla deglaciazione e dalle attività di fracking.

L’involucro rigido ( potremmo assimilarlo come esempio al guscio dell’uovo) chiamato litosfera è diviso,  in 20 placche o zolle sulle quali ci sono continenti , pezzi di continenti e oceani.

Queste placche galleggiano sull’astenosfera formato da rocce , che hanno un comportamento plastico e , da qui si originano i magmi dei vulcani.

L’astenosfera svolge un ruolo fondamentale ed è situata tra i 100 e i 300 Km di profondità e dove le onde sismiche , che l’attraversano sono attenuate.

L’uomo è riuscito a perforare la Terra per un massimo di 10 Km , che rispetto al raggio terrestre di 6371 Km equivale al “ quasi nulla”.

Quindi sono i terremoti a fornirci preziose informazioni sulla struttura interna della Terra.

Onde sismiche che si propagano dentro la Terra e poi riemergono ,in superficie consentendo attraverso la lettura dei dati di ricostruire la struttura della Terra. La parte più interna,  il nucleo formato da una parte interna solida e la parte esterna liquida.

Sopra il nucleo c’è il mantello che copre l’85% dello stato interno è allo stato solido,  ma si comporta in maniera duttile.
Sopra la litosfera divisa, in placche rigide che a causa del movimento delle placche e delle loro deformazioni producono i terremoti.

L’Italia è un paese   ad elevato rischio sismico, in particolare per quanto riguarda l’area che corre lungo la dorsale appenninica e il sud della penisola, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica. 

Nella maggioranza dei casi il sisma è prodotto dai movimenti naturali delle placche tettoniche,  ma ci sono anche sismi collegati a estrazione di gas , petrolio , quando si realizzano dighe o a impianti invasivi di geotermia. Questi tipi di sismi vengono definiti come terremoti indotti.

Alcune pubblicazioni scientifiche operano una ulteriore distinzione introducendo il concetto di terremoto innescato inteso come sisma, che è avvenuto prima del tempo a seguito delle attività dell’uomo.

Nel 2021 si parlò di terremoto indotto a Strasburgo di magnitudine 4 ,4 dovuto a test geotermici. Le aree che risultano più colpite dalla sismicità indotta : Ohlaoma (How will induced seismicity in Oklahoma respond to decreased saltwater injection rates? | Science Advances) , Sichuan in Cina (Riattivazione delle faglie e terremoti di magnitudo fino a Mw 4.7 indotti dalla fratturazione idraulica del gas di scisto nel bacino del Sichuan, Cina |

 Secondo il Servizio Geologico degli USA ( USGS) ammontano a 7 milioni le persone esposte , a terremoti indotti negli Stati Uniti ed hanno redatto  la mappa delle  aree , a rischio terremoto, soprattutto quelle causate dall’attività dell’uomo.

L’Oklahoma, un tempo  territorio a basso rischio sismico, ora ha lo stesso rischio della California (nota per i suoi terremoti naturali).

E la colpa è dell’attività estrattiva.

La mappa  per la prima volta riporta anche la sismicità indotta da attività umane. Una ricerca pubblicata su Nature ha riguardato la Val D’Agri in Basilicata , zona tettonicamente attiva nella quale è presente il più grande giacimento di petrolio d’Europa.

Oltre 60 mila barili al giorno sono estratti. Si sono registrati negli ultimi 13 anni , 300 piccoli terremoti in un raggio di 5 km dal pozzo e la causa è rappresentata dallo smaltimento delle acque reflue.

Semplificando fino alla banalizzazione : le faglie , quindi le rocce  assimilate a rocce caricate di energia “elastica” nella operazione di estrazione   varia lo stato di carica delle forze ,a livello di crosta terrestre.  L’attività estrattiva quindi può suscitare terremoti.

Attività di pompaggio sotto terra di fluidi, ma oggi anche la CO2 alterano  le spinte che operano in prossimità delle faglie. IL terremoto di Oklaoma fu causato dalla immissione di acqua. Si estrae petrolio , mescolato ad acqua e gas . la attività di idrofratturazione conosciuta come “ fracking” oltre a microterremoti  produce a sua volta quantità di acque reflue da smaltire , che vengono poi immesse nel sottosuolo e questa pratica pone rischi più alti perché può portare a terremoti più grandi.

L’ultima correlazione tra terremoti e attività antropiche è di natura indiretta e riguarda il riscaldamento globale.

La deglaciazione può innescare fenomeni come i terremoti che si verificano quando le tensioni accumulate nella crosta terrestre,  a seguito dello scontro tra le placche in movimento fra di loro , si scaricano all’improvviso una volta superata una certa soglia di resistenza. Su Scienze di alcuni anni fa una ricerca riguardò l’identificazione dei terremoti provocati dal movimento dei ghiacciai.

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