Proposto un nuovo protocollo per contrastare la Sindrome Long Covid

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Il protocollo, proposto dal Dott. Giovanni Gallina prevede la somministrazione di bioarginina, e trattamenti fisioterapici-riabilitativi

La crisi pandemica scatenata dalla diffusione del Coronavirus negli ultimi tre anni, non è purtroppo l’unica minaccia che incombe a livello mondiale: a suscitare timore, infatti, è anche la sindrome Long Covid, un quadro clinico che colpisce una buona parte di coloro che hanno contratto il Covid-19 e che dopo più di 4 settimane da un’infezione acuta da SARS-CoV-2, si manifesta con la persistenza o l’insorgenza di segni e sintomi legati all’infezione.
Una risposta alla Sindrome Long Covid, è giunta circa una settimana fa, da uno studio sperimentale condotto dal Dott. Giovanni Gallina, e che consiste in un nuovo protocollo basato sulla somministrazione di un farmaco: la Bioarginina, accompagnata da trattamenti fisioterapici-riabilitativi.
Lo studio sperimentale, oggetto della tesi di laurea in Fisiopatologia e Clinica Medica  del Dott. Giovanni Gallina, viene proposto come una risposta concreta a tutti i pazienti che attendono una cura.
Il percorso sperimentale avviato da Giovanni Gallina, fisioterapista neo-laureato, è supportato dal Relatore della Tesi: il Dott. Fazio Giovanni,  Cardiologo, e Dirigente del Dipartimento delle Medicine presso la Clinica T. Zancla, che può vantare  centinaia di studi internazionali in ambito medico.
Il protocollo per contrastare la Sindrome Log Covid è stato presentato a Palermo lo scorso 1 marzo
I risultati dello studio sperimentale sono stati illustrati il 1 marzo a Palermo, presso il Palazzo delle povere.
Davanti ad una sala gremita il Dott. Fazio ha descritto  il protocollo per contrastare la Sindrome Long Covid, avvalorando la tesi, secondo la quale  la somministrazione di biorginina, integrata ad un preciso programma  riabilitativo,  abbia avuto un impatto risolutivo sugli effetti della sindrome.
I risultati dello studio sperimentale
Il protocollo è stato sperimentato per un periodo di ben 9 mesi su 13 persone.
Durante la fase di selezione ai pazienti è stato richiesta la compilazione di   questionari, allo scopo di rilevare nello specifico: tutte le sintomatologie  riscontrate durante  la positività, i sintomi Post-Covid, e quelli attuali rimasti del Long-Covid.
Il gruppo analizzato presentava molteplici processi morbosi, e la totalità del campione sottolineava di essere affetta da dispnea e stanchezza.
I pazienti hanno visto un incremento del valore di saturazione di ossigeno (SaO2) pari al  3%  rispetto al dato iniziale.
Nei pazienti si è potuto registrare, inoltre, un aumento del massimo volume di ossigeno consumato per  minuto (Vo2Max), e hanno visto aumentare il carico max.
I pazienti hanno visto aumentare, infine, in modo significativo  la distanza percorsa durante il test del cammino.
Il protocollo deve prevedere accessi specializzati per i pazienti affetti da questa sindrome, e  magari seguire un protocollo approvato dal Ministero della Salute o comunque organi istituzionali Regionali per accreditarsi.
Ogni accesso deve essere formato da un equipe di specialisti, formata da:
cardiologo,
pneumologo,
nefrologo,
radiologo,
nutrizionista,
fisioterapista,
neurologo,
ermatologo.
Agli specialisti possono aggiungersi un professionista in scienze motorie, e un caregiver.
Fra i prossimi obiettivi che intende raggiungere il Dott. Gallina vi sono la pubblicazione dei dati, e la proposta agli organi preposti per la formale istituzione del nuovo protocollo contro la Sindrome Long Covid.
Approfondimenti sulla Sindrome Long Covid
La sindrome del Long-Covid descrive una condizione caratterizzata dalla persistenza dei sintomi  di COVID-19, per almeno 12 settimane dopo la sua insorgenza.
Tale sindrome può avere una durata di diversi mesi, anche se la durata è ancora oggetto di osservazione da parte della comunità scientifica internazionale.
I sintomi e le manifestazioni cliniche sono clinicamente eterogenei, e suggeriscono il coinvolgimento di più organi e sistemi, incluso il sistema cardiovascolare.
Fra i sintomi generali ricorrenti figurano: affaticamento, dispnea, mialgia, mal di testa, perdita di memoria e difficoltà di concentrazione.
I pazienti riferiscono, inoltre, la perdita delle loro precedenti prestazioni psicofisiche.

Il coinvolgimento cardiovascolare si manifesta con sintomi comuni, come: palpitazioni e dolore toracico e, meno comunemente, con eventi quali tromboembolia arteriosa e venosa tardiva, episodi di insufficienza cardiaca, ictus o attacco ischemico transitorio, miopericardite.

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